I ministri degli Esteri di 26 Paesi su 27 dell’Unione europea hanno concordato ieriil testo di una dichiarazione informale sui violenti scontri in corso fra israeliani e palestinesi e sulla necessità di un cessate il fuoco immediato, di riaprire la prospettiva politica per una soluzione al conflitto e di tornare ai negoziati di pace. Lo ha riferito nel tardo pomeriggio, durante una videoconferenza stampa a Bruxelles, l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, al termine della discussione fra i ministri, svoltasi in modalità digitale. L’unico Stato membro in disaccordo è stato l’Ungheria, ha precisato Borrell. “Innanzitutto, riconosciamo che la priorità è l’immediata cessazione di ogni violenza, l’attuazione di un cessate il fuoco: non si tratta solo di concordarlo, ma attuarlo. Lo scopo è proteggere i civili e dare pieno accesso a Gaza per gli aiuti umanitari. In secondo luogo – ha continuato – consideriamo che l’esplosione di violenza negli ultimi giorni ha portato a molte vittime civili, inclusi molti bambini e donne, e questo è inaccettabile”, ha riferito Borrell. “Condanniamo ancora una volta gli attacchi con il lancio di razzi da parte di Hamas, gruppo terroristico, verso Israele. Ma consideriamo e affermiamo che questo deve essere fatto in modo proporzionato e nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario”. Inoltre, “ancora una volta sosteniamo pienamente lo status dei Luoghi Santi e ancora una volta lanciamo un appello per preservare il diritto di culto”, ha puntualizzato l’Alto Rappresentante.