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L’Arabia Saudita avrebbe rilasciato Bakr bin Laden, fratellastro di Osama

L’Arabia Saudita avrebbe rilasciato Bakr bin Laden, imprenditore ed ex presidente del gruppo bin Laden e fratellastro di Osama, a tre anni dal suo arresto nel novembre del 2017 nell’ambito di un’ampia campagna anticorruzione lanciata dall’erede al trono Mohammed bin Salman. Al momento la notizia non è stata ancora ufficializzata dalle autorità, ma fonti locali hanno riferito che Bakr bin Laden si sarebbe riunito ai suoi familiari la scorsa settimana nella città di Gedda sul Mar Rosso.

Di fatto l’imprenditore sarebbe agli arresti domiciliari, ma può ricevere visite. Bakr bin Laden era stato arrestato nel novembre del 2017 insieme ai fratelli, Saad e Saleh, nell’ambito della vasta campagna anticorruzione avviata dall’erede al trono saudita Mohammed bin Salman che aveva portato agli arresti di oltre 300 tra ex ministri, imprenditori e personalità di spicco saudite. Per diverse settimane gli arrestati erano stati trattenuti all’interno dell’hotel Ritz-Carlton a Riad. Tra questi anche il membro della famiglia reale Al Waleed bin Talal Al Saud. In totale la campagna, durata fino al 2019, ha portato all’arresto di ben 381 personalità saudite, molte delle quali rilasciate dopo cospicui versamenti allo Stato.

Azienda familiare per di infrastrutture ed edilizia, il gruppo Saudi Binladin Group è stato fondato nel 1931 da Mohammed bin Awad bin Laden Sayyid, padre del fondatore di al Qaeda Osama bin Laden, che per diversi anni ha lavorato all’interno dell’azienda di famiglia. Il gruppo ha realizzato alcuni degli edifici più iconici dell’Arabia Saudita tra cui le Abraj Al Bait Towers alla Mecca la Jeddah Tower, ma ha condotto progetti in varie parti del mondo tra cui Senegal, Malesia, Emirati, Maldive e altri Paesi della regione mediorientale e dell’Africa.

A seguito del crollo dei prezzi del petrolio nel 2015 il gruppo ha dovuto affrontare diverse difficoltà finanziarie aggravate dall’incidente dell’11 settembre 2015 durante i lavori nel complesso della Grande moschea della Mecca, quando il crollo di una ha provocato 118 morti e 400 feriti. A seguito dell’incidente il gruppo viene escluso da nuovi progetti, mentre quelli in corso subirono una pesante revisione, fino al 2016. Alla fine del 2017 il gruppo è assorbito dallo Stato saudita a seguito dell’arresto dei tre fratelli Bin Laden. (NovaNews)

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