Israele: scontri a Gerusalemme Est e su Spianata Moschee. Oltre 100 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. Netanyahu: risponderemo a ogni attacco

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(Roma, 10 maggio 2021). Tensione altissima in Israele, a Gerusalemme. Scontri tra manifestanti palestinesi e forze di sicurezza israeliane si sono verificati stamane sulla Spianata delle Moschee e anche alla Porta di Damasco e nel vicino quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est, a cui è legata la protesta per gli sfratti di decine di famiglie palestinesi dalle proprie case. Ieri la magistratura israeliana ha rinviato di un mese l’udienza che era in programma per oggi sugli sgomberi.  Sono scattate le sirene d’allarme a Gerusalemme dopo il lancio di razzi da Gaza verso la zona centrale di Israele. Hamas, il gruppo che controlla Gaza, aveva dato un ultimatum al governo israeliano, chiedendo il ritiro delle truppe dalla Spianata delle Moschee (o Monte del Tempio) e dal quartiere di Sheikh Jarrah entro le 18 di oggi, le 17 in Italia. L’esercito israeliano ha confermato il lancio di 7 razzi dalla Striscia. Uno di questi – ha aggiunto – è stato intercettato. Un cittadino israeliano è rimasto leggermente ferito dal fuoco anti-carro nella zona di confine con Gaza, riporta l’esercito israeliano, precisando che l’uomo si sarebbe trovato in auto quando è rimasto ferito. È stato portato in ospedale. Lo riporta il Times of Israel. Una casa è stata danneggiata da un missile a Mevasseret Zion, un sobborgo di Gerusalemme. L’emittente Channel 12 ha mostrato le immagini dell’edificio con i vetri infranti. Raid israeliani sono scattati su Gaza in risposta al lancio di razzi. Il portavoce dell’ala militare di Hamas, brigate Ezzedin al-Qassam, ha confermato che il suo movimento ha lanciato una salva di razzi verso Gerusalemme. « Si è trattato di una risposta – ha precisato – all’aggressione e ai crimini contro la città santa e alle prevaricazioni contro il nostro popolo nel rione di Sheikh Jarrah e nella moschea al-Aqsa ». Le Brigate Al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese, hanno annunciato di aver lanciato oggi 30 razzi su Sderot, nel Sud di Israele, alla frontiera con Gaza. Lo scrive il Times of Israel.

Israele: 110 razzi lanciati da Gaza dall’ultimatum di Hamas

Oltre 100 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele da quando oggi alle 18 ora locale (le 17 in Italia) è scaduto l’ultimatum di Hamas al governo israeliano per ritirare le truppe dalla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Lo ha riferito Hamas, che controlla Gaza. Dal canto suo, l’esercito israeliano non ha confermato i numeri, ma ha parlato di « raffiche continue di razzi » e ha detto che almeno 45 razzi sono stati lanciati contro Israele, la maggior parte dei quali verso la barriera di confine tra Gaza e il territorio israeliano.     Secondo l’esercito, sette razzi sono stati lanciati su Gerusalemme, fatto che il premier Benjamin Netanyahu ha definito « una linea rossa ». L’attacco di Hamas ha scatenato la risposta di Israele che sta bombardando la Striscia di Gaza, dove secondo il ministero della Salute israeliano, sono state uccise 20 persone di cui nove minori. In una delle ultime azioni, i hjet israeliani hanno bombardato un tunnel « offensivo » di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza, all’interno del quale si trovavano diversi miliziani.

Gaza: ondata di attacchi Israele contro « obiettivi terrore »

L’esercito israeliano ha intrapreso « un’ondata di attacchi contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza ». Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Al tempo stesso hanno ripreso a suonare le sirene allarme antimissile ad Ashkelon e nelle zone israeliane attorno alla Striscia.

Tel Aviv apre rifugi anti-razzi, scuole chiuse in Israele centro

La città di Tel Aviv e diverse cittadine nei dintorni hanno aperto i rifugi anti-razzi nel timore che i razzi che vengono lanciati dalla Striscia di Gaza possa raggiungere la città che si trova al centro di Israele. The Times of Israel riporta inoltre che diverse città subito al sud di Tel Aviv, come Rishon Lezion, Rehovot, Ness Ziona, Holon e Bat Yam hanno preventivamente annunciato che domani le scuole rimarranno chiuse. I 150 razzi sparati nel corso del giorno sono stati per lo più intercettati e distrutti dal sistema di difesa israeliano, ma alcuni sono caduti nella città di Sderot, al confine tra la Striscia governata da Hamas e Israele. Solo alcuni di essi sono caduti in zone abitate, provocando piccoli danni. Una decina le persone ricoverate per lievi ferite o per lo choc.

Israele: « Uccisi 3 terroristi di Hamas »

« Abbiamo ucciso tre terroristi di Hamas ». Lo ha annunciato il portavoce militare israeliano mentre l’aviazione sta conducendo attacchi mirati contro obiettivi nella striscia di Gaza. Secondo i media, gli uccisi erano miliziani impegnati nel lancio di razzi. « Prevediamo che i prossimi giorni saranno caratterizzati da combattimenti. Hamas avvertirà in pieno la potenza delle nostre forze armate. La nostra reazione sarà forte, durerà giorni », ha avvertito il portavoce dell’Esercito.

Hamas: almeno 20 morti tra cui 9 bambini in raid su Gaza 

Sono almeno 20 secondo Hamas i palestinesi morti, tra cui nove bambini, negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza in risposta al lancio di razzi dall’enclave palestinese. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia, aggiungendo che altri 65 palestinesi sono rimasti feriti.

Vice leader Hamas: non vogliamo iniziare guerra

Il numero due di Hamas, Salah al-Arouri, ha affermato che il movimento islamico palestinese è interessato a porre fine al lancio di razzi se anche Israele interrompe gli attacchi ai fedeli musulmani alla moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. « Ci sono mediatori, ovvero l’Egitto, le Nazioni Unite e altri, che stanno cercando di porre fine all’escalation », ha affermato. « Non siamo interessati a iniziare una guerra, ma se Israele continua a danneggiare la moschea di al-Aqsa e i fedeli, non potremo non rispondere », ha aggiunto.

Netanyahu: risponderemo con forza a ogni attacco

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha promesso di rispondere « con grande forza » al lancio di razzi da Gaza contro Gerusalemme. « Non tollereremo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini e ai nostri soldati », ha ammonito Netanyahu, come riportano i media israeliani. »Chi ci attacca pagherà un duro prezzo », ha aggiunto, spiegando comunque che Israele non cerca un’escalation di ostilità. Il premier ha ripetuto quanto già annunciato dalle forze armate, il cui portavoce ha avvertito che i raid lanciati da Israele contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza dureranno alcuni giorni e che « tutte le opzioni sono sul tavolo » compresa un’operazione di terra.

Tel Aviv e altre città aprono i rifugi pubblici

Tel Aviv e varie altre cittadine limitrofe, tra cui Rishon Lezion e Ramat Gan, hanno aperto in tarda serata i rifugi pubblici antimissile a causa dello scontro con Gaza e delle possibilità dell’arrivo di razzi. La decisione è stata presa alla luce delle recenti istruzioni dell’esercito.

Incendio vicino alla moschea di al Aqsa

Un incendio si è sviluppato sulla Spianata a Gerusalemme, nelle vicinanze della Moschea al Aqsa. Lo mostrano immagini diffuse dalle tv israeliane. Sembra che a bruciare sia un albero. Secondo quanto riferisce la televisione israeliana Channel 12, alcuni fedeli musulmani volevano lanciare fuochi di artificio contro i militari israeliani di stanza sul luogo sacro, quando un albero ha preso fuoco facendo propagare le fiamme.

Evacuata l’area del Muro del pianto a Gerusalemme e la Knesset

La polizia di Gerusalemme ha iniziato a evacuare le persone dal Muro al Pianto della Città Vecchia. « Le forze di polizia del Muro del Pianto hanno iniziato a evacuare coloro che si trovano nell’area verso luoghi più sicuri », ha riferito la polizia. Lo riporta Times of Israel. Al tempo stesso sono stati evacuati anche i deputati della Knesset, il Parlamento israeliano, riunito in plenaria.

Esercito Israele blocca strade attorno a Gaza. Modificate rotte voli

L’esercito israeliano ha deciso il blocco di alcune strade e zone adiacenti alla barriera di sicurezza con Gaza e la cancellazione di tutti i treni tra Ashkelon e Beer Sheva.  Inoltre ai civili è stato chiesto « di evitare ogni fermata accanto alle strade e nelle aree adiacenti alla Striscia ». Le autorità israeliane hanno anche modificato le rotte di volo. Lo riporta il canale televisivo Channel 12 citando proprie fonti a condizione di anonimato.

Sindaco di Ashkelon apre i rifugi antimissili

La città costiera di Ashkelon, non distante da Gaza, ha aperto tutti i rifugi pubblici antimissili dopo l’ultimatum di Hamas a Israele. « Nonostante non abbiamo ricevuto una richiesta ufficiale in tal senso, abbiamo deciso di agire su questo tema con un surplus di precauzione », ha detto il sindaco Tomer Glam, citato dai media.

Annullata la Marcia delle Bandiere nella la città vecchia di Gerusalemme

Gli organizzatori della Marcia delle Bandiere nella la città vecchia di Gerusalemme, hanno annullato la manifestazione ebraica per il Jerusalem Day, dopo che la polizia ha costretto i manifestanti a cambiare itinerario, evitando dalla Porta di Damasco, uno dei punti più caldi degli scontri di questi giorni. « Non si può festeggiare in una Gerusalemme divisa », ha fatto sapere l’organizzazione nazionalista Am Kalavi che organizza l’omaggio all’anniversario della unificazione di Gerusalemme nel 1967.

Mezzaluna Rossa: 305 feriti, 7 in gravi condizioni

E’ di 305 feriti il bilancio aggiornato degli scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane sulla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa palestinese, precisando che sette dei feriti sono in condizioni gravi.

Anp: « Aggressione criminale »

« Una aggressione criminale », così l’esponente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Hussein al-Sheikh ha bollato su twitter gli scontri a Gerusalemme est. « L’Anp – ha aggiunto – sta valutando tutte le possibilità per rispondere a questa aggressione criminale contro i luoghi santi e i residenti ».

Razzi dalla Striscia di Gaza su Israele

Diversi razzi erano già stati lanciati prima dell’ultimatum di Hamas, dalla Striscia di Gaza verso Israele, riferisce la radio militare israeliana. Gli ultimi tre questa mattina all’alba, senza provocare anni o feriti ma facendo risuonare le sirene d’allarme a Sderot, Ashkelon e nelle comunità nei dintorni. »Un razzo, a quanto pare, è stato intercettato da una batteria Iron dome ». L’escalation di violenza ha portato alla chiusura del valico di transito a Erez e delle zone di pesca di fronte a Gaza.

Israele: « Colpiti obiettivi di Hamas »

L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito « obiettivi terroristi » di Hamas in risposta al lancio di razzi da Gaza. Secondo quanto hanno scritto su Twitter le Forze di difesa di Israele « l’obiettivo di Hamas era attaccare civili israeliani, il nostro era combattere il terrorismo ». Per questo, prosegue il tweet, « in risposta ai palloni incendiari e al lancio di quattro razzi da Gaza contro Israele » avvenuti domenica, « tank dell’esercito israeliano hanno attaccato obiettivi terroristi di Hamas a Gaza ».

Portavoce Netanyahu: « Garantita libertà di culto, non i disordini »

« Palestinesi estremisti avevano pianificato con largo anticipo disordini per oggi sul Monte del Tempio. Quello che stiamo vedendo è il risultato. Noi garantiamo la libertà di culto, non la libertà di sommossa e di attaccare le persone innocenti. La polizia è al lavoro per riportare la calma ». E’ quanto ha scritto su Twitter Ofir Gendelman, portavoce di Benjamin Netanyahu per i media arabi. In un altro tweet il portavoce ha allegato un video aggiungendo che « è così che sono iniziati stamani i disordini sul Monte del Tempio, quando rivoltosi palestinesi hanno attaccato la porta di Mughrabi », uno degli accessi al sito, e che « la polizia è intervenuta per disperderli ». Prima ancora con un altro tweet Gendelman accusava « i rivoltosi palestinesi di prepararsi a ulteriori scontri sul Monte del Tempio, nella moschea di al-Aqsa » pubblicando alcune foto. « Questo – aggiungeva – è un luogo di culto, non di violenza. Garantiamo la libertà di religione, ma non la libertà di attaccare i visitatori dei luoghi sacri ».

Polizia israeliana: nove agenti feriti

Nove poliziotti sono rimasti feriti, uno dei quali è stato portato in ospedale per ricevere cure mediche, ha dichiarato la polizia, secondo Times of Israel, aggiungendo che « c’è calma ora sul Monte e le forze di polizia israeliane sono sul posto, continuano ad agire per proteggere la legge e l’ordine », dice la dichiarazione.

Auto civili ebrei assalita, bambina ferita da sasso

Anche dei civili ebrei sono rimasti coinvolti negli scontri a Gerusalemme, riferiscono i media israeliani. Una bimba di sette mesi è stata leggermente ferita da un sasso lanciato contro l’auto dove viaggiava con i genitori, mentre un’altra vettura è stata attaccata dalla folla e gli occupanti si sono salvati solo per l’intervento della polizia. Il guidatore aveva intanto perso il controllo dell’auto e ferito diversi palestinesi. Secondo Times of Israel, all’ospedale Hadassah sono ricoverati sette civili feriti, sia ebrei che arabi.

La questione delle famiglie palestinesi di Gerusalemme Est 

Alla base delle violenze la decisione della magistratura israeliana, che dato le circostanze ha rinviato l’udienza, sulla sorte delle famiglie palestinesi di Gerusalemme Est (nel quartiere di Sheikh Jarrah) minacciate di espulsione da parte di un gruppo di coloni ebraici – una vicenda che negli ultimi giorni ha innescato una serie di disordini in cui sono rimaste ferite centinaia di persone. « Alla luce del contesto attuale, e su richiesta della procura generale, l’udienza è stata annullata » si legge in un comunicato del Ministero della Giustizia che ha annunciato di voler fissare una nuova data « entro i prossimi trenta giorni ».

Le reazioni

Gli scontri hanno attirando condanne internazionali e appelli alla calma, dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi Uniti.  Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha « espresso la sua profonda preoccupazione per le continue violenze nella Gerusalemme est occupata, nonché per i possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan ». In una nota del portavoce ha « esortato Israele a cessare le demolizioni e gli sfratti, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario ». « Le autorità israeliane – si legge ancora nella nota – devono esercitare la massima moderazione e rispettare il diritto alla libertà di riunione pacifica ». « Tutti i leader hanno la responsabilità di agire contro gli estremisti e di pronunciarsi contro gli atti di violenza e istigazione », prosegue la nota. Guterres ha esortato anche a « mantenere e rispettare lo status quo nei luoghi santi », oltre a ribadire « il suo impegno, anche attraverso il quartetto per il medio oriente, a sostenere palestinesi e israeliani nella risoluzione del conflitto sulla base delle pertinenti risoluzioni delle nazioni unite, del diritto internazionale e degli accordi bilaterali ».

La rappresentanza europea nei Territori palestinesi ha espresso « grave preoccupazione » per gli scontri tra palestinesi e forze israeliana a Gerusalemme, lanciando « un appello perchè torni subito la calma e tutti si astengano dal ricorrere alla violenza ». Sul proprio account Twitter, l’Ue ha quindi chiesto alle forze di sicurezza israeliane « di esercitare la massima moderazione e consentire ai paramedici di entrare per curare i feriti », e ha invitato « tutti a rispettare lo status quo dei luoghi sacri ». « E’ un momento molto delicato » nei rapporti tra israeliani e palestinesi « e siamo profondamente preoccupati per i recenti episodi di violenza ». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, dopo la riunione del Consiglio Affari esteri. Citando i recenti scontri a Gerusalemme, l’Alto rappresentante ha ricordato « gli sgomberi di famiglie palestinesi nella zona di Gerusalemme Est » che « è motivo di grave preoccupazione ». « Voglio ripetere ciò che abbiamo già detto: tali azioni sono illegali » e « servono solo ad alimentare le tensioni sul terreno », ha spiegato Borrell.

Re Abdallah II di Giordania ha condannato le violazioni israeliane nella moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, chiedendo a Israele di porre fine alle provocazioni contro il diritto internazionale e i diritti umani. Durante una telefonata con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, Abdallah ha inoltre ribadito gli sforzi della Giordania per salvaguardare i luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme. Il re giordano ha sottolineato che la soluzione dei due stati è l’unico modo per porre fine al conflitto israelo-palestinese e raggiungere una pace giusta e duratura. Amman ha denunciato le violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi a Gerusalemme, esprimendo solidarietà al popolo palestinese. Il ministero degli Esteri giordano ha convocato l’incaricato di affari israeliano ad Amman al quale e’ stata espressa « la condanna del governo giordano delle continue violazioni a danno della santa Moschea di Al-Aqsa, gli attacchi sulla Spianata ai fedeli e agli abitanti di Gerusalemme, specialmente a Sheikh Jarrah ». « Il ministero degli esteri giordano ha convocato l’incaricato d’affari israeliano per protestare per le azioni della polizia israeliana sulla spianata delle moschee a Gerusalemme Est », riporta Haaretz. Il rappresentante diplomatico israeliano, aggiunge il quotidiano, ha risposto che Israele protegge la libertà di espressione e religione e deve prevenire la lesione del diritto degli ebrei di pregare al Muro occidentale. Intanto ad Amman la folla chiede l’espulsione dell’ambasciatore di Israele.  « La Turchia farà tutto ciò che è in suo potere per mobilitare il mondo intero, in particolare il mondo islamico, per fermare il terrorismo e l’occupazione israeliani ». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso dei colloqui telefonici separati che ha avuto con il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il capo di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu che cita la presidenza turca. « La Turchia continuerà a sostenere la causa palestinese, stare con i suoi fratelli palestinesi e proteggere l’onore di Gerusalemme », ha aggiunto Erdogan.

Berlino: i razzi sono un’escalation insensata. Tutte le parti devono prevenire ulteriori vittime civili

« Il lancio di razzi sulla popolazione civile israeliana non può essere giustificato da nulla e certamente non è un contributo alla risoluzione del conflitto, ma una nuova insensata escalation. Tutte le parti hanno il dovere di prevenire ulteriori vittime civili ». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.

(RaiNews)

(Foto-ANSA)