Un pattugliatore della marina britannica nelle acque dell’isola di Jersey dopo le minacce della Francia

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(Roma, 06 maggio 2021). Un pattugliatore della Royal Navy, la marina militare britannica, è in queste ore le acque antistanti l‘isola di Jersey in seguito alle minacce di un possibile blocco messo in atto da imbarcazioni francesi su una questione relativa ai diritti di pesca post Brexit. La Francia ha minacciato di tagliare la fornitura elettrica all’isola, la quale ha iniziato a emettere licenze a barche francesi in osservanza di un nuovo sistema la scorsa settimana. Alcuni pescatori, dopo aver affermato che i propri diritti sarebbero trattati ingiustamente, dovrebbero protestare nel porto di St Helier, a Jersey, nella giornata di oggi. Downing Street ha annunciato ieri l’invio di due navi militari per “monitorare la situazione”. La nave attualmente in pattuglia è la HMS Severn, che è stata precedentemente utilizzata per monitorare natanti russi al largo delle coste inglesi, ed è arrivata nell’area nelle prime ore della mattinata. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che la HMS Tamar affiancherà successivamente la Severn.

Nella notte, il primo ministro britannico Boris Johnson ha ribadito il suo “completo supporto” a Jersey, la più grande isola nella Manica e una dipendenza della corona britannica, che si trova a 22 chilometri dalle coste francesi. Johnson ha definito “ogni blocco” dell’isola da parte di imbarcazioni francesi come “completamente ingiustificato”. Precedentemente, Johnson ha intrattenuto colloqui con il ministro capo dell’isola, John Alexander Nicholas Le Fondré, e il ministro degli Esteri locale Ian Gorst, sottolineando un “urgente bisogno per ridurre le tensioni” tra Jersey e la Francia. Le nuove regole sulla pesca, introdotte dal governo di Jersey in osservanza dell’accordo commerciale post Brexit Regno Unito-Ue, prevedono che i pescherecci francesi debbano dimostrare di avere dei “precedenti storici” di attività pesca nelle acque di Jersey per ottenere una licenza. Il governo francese tuttavia ha definito le nuove misure “nulle”, dato che queste non sarebbero state comunicate all’Unione europea.