« Il governo esprime soddisfazione per la decisione della Francia di avviare le procedure giudiziarie, richieste da parte italiana, nei confronti dei responsabili di gravissimi crimini di terrorismo, che hanno lasciato una ferita ancora aperta ». Lo dichiara il premier Mario Draghi, parlando dell’arresto di sette ex brigatisti a Parigi. Per il ministro Marta Cartabia, si tratta di una « decisione storica ».
Soddisfatto anche il ministro Luigi Di Maio, che su Facebook scrive: « Massimo impegno per contrastare criminalità e terrorismo. Non si può fuggire dalle proprie responsabilità ».
Il figlio di Sabbadin: « Giustizia attesa da tempo » – Gli arresti degli ex brigatisti in Francia « non sono solo una soddisfazione per noi parenti delle vittime, ma per tutto il nostro Paese », afferma invece Adriano Sabbadin, figlio del macellaio Lino ucciso nel 1979 dai Pac. Ora aspetta giustizia piena, « una giustizia che doveva essere assicurata molto tempo fa », sottolinea. « I nostri morti non sono andati in prescrizione e mi dispiace che Luigi Bergamin (che partecipo’ all’omicidio Sabbadin, ndr) sia riuscito a fuggire, ma sono fiducioso che possa essere catturato. Questi non sono da considerare ex terroristi ».
Cartabia: « Il mio pensiero va ai familiari delle vittime » – Il ministro Cartabia rivolge poi un pensiero « alle vittime degli Anni di Piombo e ai loro familiari, rimasti per così tanti anni in attesa di risposte. Ringrazio le autorità francesi e in particolare il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, che fin dal nostro primo incontro ha mostrato una particolare sensibilità verso questa pagina drammatica del nostro Paese e una determinata volontà di collaborazione. In queste ultime settimane c’è stato un intenso scambio di contatti a vari livelli delle istituzioni, che hanno permesso di raggiungere questo storico risultato ». (Tgcom24)