Italia-Francia: Brigate Rosse, sette ex terroristi arrestati in Francia, tra loro anche Pietrostefani. Tre sono in fuga

0
278

Sette ex membri delle Brigate Rosse sono stati arrestati in Francia su richiesta dell’Italia. Ad annunciare l’operazione è stato l’Eliseo. Altri tre brigatisti sono in fuga e attualmente sono ricercati. I dieci sono accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni Settanta e Ottanta. Tra gli arrestati figura anche Giorgio Pietrostefani, di Lotta Continua.

In manette sono finiti anche Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse, e Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. In fuga invece risultano Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.

I sette ex brigatisti sono stati arrestati tutti a Parigi. L’operazione è stata condotta dall’Antiterrorismo della polizia nazionale francese (Sdat) in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale della Criminalpol, con l’Antiterrorismo della polizia italiana e con l’esperto per la sicurezza della polizia italiana nella capitale francese.

Il dossier « Ombre rosse » – « Ombre rosse »: così è stato chiamato dalle autorità francesi e italiane il dossier riguardante gli ex terroristi italiani. Dei sette fermati, quattro hanno una condanna all’ergastolo: Roberta Capelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi e Narciso Manenti. Per Giovanni Alimonti ed Enzo Calvitti la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Giorgio Pietrostefani deve invece scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni.

Decisione personale di Macron – La decisione di trasmettere alla Procura della Repubblica i nomi dei dieci ex terroristi, su 200 persone che l’Italia ha richiesto nel corso degli anni alla Francia, è stata presa personalmente dal presidente Emmanuel Macron.

La dottrina Mitterand – L’operazione è strettamente legata alla dottrina Mitterrand di concedere asilo agli ex terroristi tranne che per i crimini di sangue », ha fatto sapere l’Eliseo. La compilazione della lista dei dieci nomi è il frutto « di un importante lavoro preparatorio bilaterale, durato diversi mesi, che ha portato a prendere in considerazione i reati più gravi ». (FrancetvInfo/Tgcom24)