Diversi ufficiali di alto livello dell’Arabia Saudita e dell’Iran avrebbero avuto di recente a Baghdad, capitale dell’Iraq, colloqui diretti per tentare di appianare le divergenze tra i due Paesi, a cinque anni dall’interruzione delle relazioni diplomatiche tra Riad e Teheran. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico “Financial Times”, citando “tre ufficiali” informati su tali colloqui. Fonti saudite di alto livello negano d’altra parte che le discussioni abbiano avuto luogo, mentre i governi di Baghdad e Teheran non hanno commentato la notizia. Se dovessero essere confermati, i negoziati sarebbero le prime discussioni politiche di rilievo dal 2016, e giungerebbero in un momento in cui il presidente Usa Joe Biden cerca di ripristinare l’accordo sul nucleare (Jcpoa) del 2016. L’Arabia Saudita, da parte sua, starebbe cercando di concludere la guerra condotta in Yemen contro i ribelli sciiti Houthi, sostenuti da Teheran, che di recente hanno intensificato gli attacchi oltre confine, lanciando missili balistici e droni esplosivi contro strutture civili e petrolifere saudite. Il primo round di colloqui avrebbe avuto luogo il 9 aprile, a Baghdad, e secondo le fonti un ulteriore incontro dovrebbe svolgersi la prossima settimana.
Secondo una delle fonti del “Financial Times” i colloqui, incentrati sugli attacchi Houthi, sarebbero stati “positivi”. A guida della delegazione di Riad vi sarebbe stato il capo dell’intelligence, Khalid bin al Humaidan. “Il processo va avanti rapidamente perché i colloqui Usa (sull’accordo nucleare, ndr) vanno avanti rapidamente e (a causa) degli attacchi Houthi”, ha detto una delle fonti. A mediare tra le due parti sarebbe il premier iracheno Mustafa al Kadhimi, che si è recato di recente in visita a Riad ed “è molto desideroso di svolgere personalmente un ruolo nel trasformare l’Iraq in un ponte tra queste potenze antagoniste nella regione”, ha detto un ufficiale iracheno citato dal “Financial Times”. Al Kadhimi “ha buone relazioni nel sistema iraniano. La novità è che Kadhimi stia svolgendo questo ruolo con l’Arabia Saudita”, ha detto un’altra fonte. “È un bene che l’Iraq svolga tale ruolo, ma è ancora molto presto”, ha proseguito. Le relazioni diplomatiche tra Riad e Teheran si sono interrotte dopo che nel gennaio del 2016 l’ambasciata dell’Arabia Saudita in Iran fu assaltata e incendiata da manifestanti, in seguito all’esecuzione del religioso sciita Nimr al Nimr. (NovaNews/RFI)