(Roma, 29 marzo 2021). La fuga del Sars-CoV-2 dal laboratorio di Wuhan è un evento “estremamente improbabile”, e quindi da escludere dal tavolo delle ipotesi relative all’origine della pandemia di Covid-19. Al contrario, lo scenario più realistico coinvolge i pipistrelli, e dunque la possibile trasmissione del virus da animale a uomo mediante un ospite intermedio. Queste sono le conclusioni – non ancora definitive – che si possono leggere in una bozza del report messo nero su bianco dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), visionato in esclusiva dall’Associated Press.
L’agenzia con sede a Ginevra ha sostanzialmente confermato quanto anticipato nei giorni scorsi dal team di esperti inviato dall’Oms, proprio in Cina, per fare luce sulla nascita del coronavirus. L’équipe, che ha lavorato sul campo per diverse settimane, ha suggerito di fare ulteriori ricerche in varie aree, ma ha chiuso definitivamente all’ipotesi della fuga del virus dal famigerato laboratorio di Wuhan, ovvero dalla struttura finita sotto i riflettori in seguito alle dichiarazioni di Donald Trump e dei membri della sua amministrazione.
Risultati e scenari
Il documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cui pubblicazione è stata rimandata e dovrebbe essere pronta nei prossimi giorni, avrebbe lasciato molte domande ancora senza risposta. Il team Oms ha suggerito di effettuare nuove ricerche per fare chiarezza sull’origine del Sars-CoV-2, ma ha completamente tagliato fuori l’ipotesi relativa alle perdite di laboratorio. I ricercatori hanno così elencato quattro scenari plausibili, in ordine di probabilità.
La prima, come detto, riguarda la trasmissione del virus dal pipistrello all’essere umano mediante l’azione di un animale intermedio. Questa ipotesi è stata definita come molto probabile. Risulta invece probabile la diffusione diretta dai pipistrelli all’uomo, senza alcun ospite intermedio. Arriviamo, infine, alle ultime due ipotesi. La diffusione del virus attraverso i prodotti alimentari della “catena del freddo” è possibile ma non probabile, mentre la fuga, diretta o indiretta, del Covid dal laboratorio di Wuhan è pressoché impossibile visti gli elevati standard di sicurezza presenti nella struttura.
Tracce e indizi
Nel frattempo, gli esperti possono ragionare sugli indizi e unire i vari punti della vicenda. Innanzitutto, il parente più vicino al virus che ha causa il Covid-19 è stato ritrovato nei pipistrelli, animali noti per contenere moltissimi agenti patogeni, tra cui i coronavirus. Il rapporto Oms, tuttavia, afferma che “la distanza evolutiva tra questi virus pipistrello e SARS-CoV-2 è stimata in diversi decenni, suggerendo un collegamento mancante”. La bozza sottolineerebbe che virus molto simili sarebbero stati trovati nei pangolini, ma che anche visoni e gatti sono sensibili al Covid-19. Questo, in sostanza, suggerisce che potrebbero essere portatori. In ogni caso, le ipotesi sono ancora al vaglio degli esperti.
L’intero paper – che, ricordiamolo, deve ancora essere diffuso nella sua forma definitiva – si basa sulla suddetta missione Oms a Wuhan, la megalopoli cinese situata nella provincia dello Hubei nella quale è stato ufficialmente rilevato, per la prima volta, il Covid-19. Dal canto suo, Peter Ben Embarek, l’esperto Oms che ha guidato la visita, ha spiegato che il rapporto è stato finalizzato, verificato e tradotto. Dunque, la versione visionata dall’AP dovrebbe essere molto vicina alla forma definitiva. “Mi aspetto che nei prossimi giorni l’intero processo sarà completato e saremo in grado di renderlo pubblico”, ha aggiunto Embarek.
Federico Giuliani. (Inside Over)