Il Parlamento europeo ha approvato oggi con 669 voti favorevoli, 4 contrari e 17 astensioni una risoluzione che condanna l’uccisione dell’ambasciatore italiano a Kinshasa, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Moustapha Milambo, uccisi in un agguato lo scorso 22 febbraio, ed esprime cordoglio alle famiglie delle vittime, al governo italiano e al personale del Programma alimentare mondiale (Pam). Nella risoluzione gli eurodeputati chiedono che venga eseguita un’indagine indipendente e trasparente sull’accaduto e accolgono positivamente l’impegno del presidente della Repubblica democratica del Congo (Rdc), Felix Tshisekedi, a svolgere questi accertamenti. I deputati invitano inoltre l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, la delegazione e le missioni Ue nel Paese a proteggere i difensori dei diritti umani in situazioni di rischio e a garantirgli un rifugio temporaneo negli Stati membri, qualora necessario. Il Parlamento invita poi l’Ue a incrementare i finanziamenti delle agenzie locali dell’Onu che contribuiscono a proteggere i civili nel Paese africano.
Oltre all’invito al governo nazionale e ai leader provinciali della Rdc affinché collaborino con le autorità italiane e le Nazioni Unite, il Parlamento europeo chiede che vengano processati tutti i responsabili di violazioni dei diritti umani ed esorta le autorità nazionali a sospendere dai propri incarichi i funzionari responsabili di tali crimini. I deputati invitano il governo della Repubblica democratica del Congo a combattere la corruzione nel settore pubblico, utilizzando anche il meccanismo di sanzioni dell’Ue e chiedono inoltre l’organizzazione di elezioni credibili per il 2023 e un chiaro impegno nel garantire una sicurezza sostenibile nella Rdc orientale. Il Parlamento europeo esprime infine preoccupazione per la situazione umanitaria e di sicurezza nel Paese, a causa dell’aumento del numero di sfollati interni, le attività militari svolte da milizie armate straniere e nazionali e per le operazioni di contrabbando di risorse naturali. Invita quindi gli investitori internazionali, compresa la Cina, a rispettare il diritto internazionale, incluse le norme in materia di estrazione mineraria. (Nova News)