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Italia: il magistrato ucciso in Congo non indagava sulla morte di Attanasio

La morte del magistrato militare William Mwilanya Assani, ucciso martedì scorso in un agguato avvenuto a circa 20 chilometri da dove è stato assassinato l’ambasciatore Luca Attanasio assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista del Programma alimentare mondiale (Pam) Mustapha Milambo, non è collegata alle indagini sull’omicidio del diplomatico e Assani non faceva parte della squadra di investigatori che si trova a Goma per indagare sul caso. È quanto confermato ad “Agenzia Nova” dal governatore del Nord Kivu, Carly Nzanzu Kasivita. La notizia è stata data da fonti congolesi contattate da “Nova” che hanno così negato l’esistenza di legami tra i due episodi. Il magistrato ucciso viaggiava a bordo di un convoglio delle Forze armate congolesi (Farc). Secondo l’emittente “Mnctv Congo”, che cita una nota informativa dell’esercito la cui autenticità è stata confermata dalle stesse forze armate congolesi e da altre fonti militari, l’attacco – avvenuto nella notte fra il 2 e il 3 marzo nell’area di Katale, nella provincia orientale del Nord Kivu – è stato condotto da militari appartenenti al 3416mo reggimento dell’esercito di Kinshasa. In precedenza fonti di stampa avevano riferito che il magistrato stava tornando da Goma dove aveva partecipato ad una riunione con i rappresentanti dell’esercito congolese, il direttore del Parco del Virunga, Emmanuel Demerode, e il generale a capo delle indagini sulla morte dell’ambasciatore Attanasio, Vital Awashango. Secondo la nota citata da “Actualite”, la sera di martedì 2 marzo il colonnello Polydor Lumbu – alla guida del 3409mo reggimento – stava conducendo la sua jeep militare da Goma a Kaunga, lungo la strada nazionale Rn2. A bordo del veicolo viaggiava l’ufficiale William Mwilanya Asani, revisore dei conti presso l’ufficio del procuratore militare secondario di Rutshuru, il quale è rimasto ucciso nell’agguato che sarebbe stato condotto contro il convoglio da parte dei militari del 3416mo reggimento. Questi ultimi, secondo quanto rivelato dalle stesse fonti, “stavano infastidendo la popolazione sulla strada e quando hanno visto la jeep militare hanno iniziato a sparare. Sul posto il colonnello (Lumbu) è stato ferito all’altezza della natica e il magistrato maggiore è morto. È stato durante le perquisizioni sul corpo in abiti civili del sergente Okito Longanga (membro del 3416mo reggimento), rimasto ucciso durante lo scontro a fuoco, che abbiamo capito che si trattava di un gruppo di soldati del 3416mo reggimento che avevano posto barricate lungo la strada per infastidire la popolazione”, si legge nel documento. (Nova)

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