Le «Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda» (FDLR) hanno negato di essere responsabili dell’uccisione dell’ambasciatore italiano in Rdc, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista del Pam Mustapha Milambo. I ribelli, per contro, chiedono alle autorità congolesi e alla missione ONU Monusco «di fare completa luce sulle responsabilità di questo ignobile assassinio, invece di ricorrere ad accuse frettolose», scrive il sito «actualite.cd», citando la dichiarazione. Il convoglio del Pam è stato attaccato in una zona sulla frontiera col Ruanda «non lontano da una postazione delle Fardc», le forze armate congolesi, «e dei militari ruandesi», dichiarano i ribelli. «Le responsabilità di questo ignobile assassinio sono da ricercarsi nei ranghi di questi due eserciti e loro sponsor che hanno stretto un’alleanza contro-natura per perpetuare il saccheggio dell’est della Rdc», si sostiene nella dichiarazione. Il sito, nel riportarla, ricorda che l’uccisione delle guardaparco perpetrata il 24 aprile era stata attribuita alle FDLR da diverse fonti.