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Heiko Maas: no a operazioni di combattimento nel Sahel

La Germania continua a rifiutare di prendere parte a operazioni di combattimento nel Sahel. Il ministro degli Estri tedesco, Heiko Maas, ha respinto la proposta di schierare la Bundeswehr nella regione al vertice del G5 Sahel, in corso a N’Djamena in Ciad e in videoconferenza. Come riferisce il gruppo editoriale “Rnd”, Maas ha ricordato che le Forze armate tedesche sono già schierate in Mali con le missioni di stabilizzazione e addestramento dell’Onu e dell’Ue, rispettivamente Minusma ed Eutm Mali. “È uno sforzo considerevole, è un’operazione pericolosa », ha sottolineato il ministro degli Esteri tedesco. Per Maas, la Germania intende sviluppare ulteriormente questo impegno, ma “al momento non ha intenzione di partecipare ad altre missioni” nel Sahel. Per combattere il terrorismo nella regione la Francia dispiega 5.100 militari inquadrati nell’operazione Barkhane, cui si affianca la missione europea Takuba. L’obiettivo è sostenere le forze degli Stati membri del G5 Sahel (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauretania e Niger) nel contrasto ai gruppi jihadisti. In Minusma ed Eutm Mali, il contingente della Bundeswehr è forte rispettivamente di 1.100 e 350 effettivi. Come dichiarato da Maas, la Germania è particolarmente preoccupata di intensificare l’impegno della componente civile per stabilizzare i paesi del Sahel. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, la sicurezza nella regione è di massima importanza per l’Europa, sebbene al momento non vi siano “minacce concrete” di attentati nel continente pianificati dai gruppi terroristici del Sahel. (Nova)

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