(Roma, Parigi, il 24 gennaio 2021). Squilla il telefono dei leader alleati. Dall’altro capo del telefono c’è il neo presidente Joseph Biden. Dopo quelle ai due paesi vicini (Canada e Messico) e alla Gran Bretagna, con cui vuole rafforzare la « special relationship », ecco quelle agli europei con l’appuntamento telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron avvenuto oggi. Lo rendono noto sia la Casa Bianca che l’Eliseo. Biden ha sottolineato il « suo impegno a rafforzare la relazione transatlantica, anche attraverso la Nato e la partnership degli Usa con la Ue ». I due leader hanno « concordato sulla necessità di uno stretto coordinamento, anche attraverso le organizzazioni multilaterali, per affrontare sfide come il Cambiamento Climatico, il Covid e la ripresa economica globale ». Ma nei giorni scorsi Joe Biden ha mandato i primi segnali anche a Russia e Cina storiche potenze rivali. Attraverso il ribaltamento della linea compiacente di Trump verso lo « zar » Vladimir Putin, il neopresidente americano chiarisce le sue intenzioni in fatto di politica estera. Uno su tutti il caso Navalny e la violazione dei diritti umani. Washington ha ricordato che tali diritti sono scolpiti « non solo nella costituzione russa ma anche negli impegni di Mosca verso l’Osce e verso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nonché nei suoi obblighi in base al patto internazionale sui diritti civili e politici ». E ha promesso di « stare a fianco dei nostri alleati e partner in difesa dei diritti umani », alla vigilia del Consiglio europeo che deve decidere eventuali sanzioni. Il neo Segretario di Stato Anthony Blinken, che dovrebbe essere confermato a breve, condivide la linea dura di Trump contro la Cina, sottolinea anch’egli chiaramente il rilancio della Nato e delle relazioni con gli alleati europei. (Rai News)