« Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio. Noi dobbiamo arrivare in condizione di massima resilienza ». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando delle nuove misure anti-Covid allo studio. « Le norme stanno funzionando fin qui, ma ci stanno preoccupando – e hanno preoccupato anche gli esperti – quelle situazioni di assembramenti dei giorni scorsi. Faremo qualche intervento aggiuntivo », ha aggiunto.
« Preoccupa il rapporto malati-decessi »
In Italia c’è un alto rapporto tra malati e decessi. « Questo mi preoccupa sempre fortemente, ho consultato medici ed esperti. Non c’è una sola risposta, ma avendo tanti anziani sono più a rischio. I fattori sono tanti ed è difficile individuare la ragione », ha sottolineato il presidente del Consiglio durante la registrazione del talk politico « Accordi e Disaccordi ».
« Lavoriamo per il ritorno a scuola in presenza il 7/1 »
Poi Conte ha affrontato il nodo scuola. « C’è un grande lavoro per tornare il 7 gennaio con la didattica in presenza. Abbiamo organizzato dei tavoli con i prefetti per cercare di incrociare, rispetto alle realtà locali, i dati dei trasporti e degli orari di entrata e uscita per evitare degli orari di punta ».
« La terza ondata non è una certezza, ma una probabilità »
« Purtroppo – ha ribadito il premier questo virus non è facile controllarlo » e gli esperti dicono che « non c’è certezza della terza ondata, ma c’è probabilità. E allora in caso di pericolo bisogna agire con la massima precauzione ».