L’Operazione EuNavFor – Med « Irini » è « pronta a monitorare il cessate il fuoco in Libia se necessario ». Lo ha detto l’ammiraglio Fabio Agostini, operation commander della missione dell’Unione Europea, al giornale egiziano « al Shorouk ». Nella sua prima intervista ad un media arabo, ripresa anche dall’emittente televisiva « al Arabiya », l’ammiraglio ha spiegato che l’operazione Irini per monitorare l’embargo Onu sulle armi imposto alla Libia è « uno strumento importante per creare le condizioni diplomatiche per arrivare a una soluzione permanente alla crisi libica », esprimendo la disponibilità a svolgere un ruolo nel monitoraggio degli accordi di cessate il fuoco attuale in Libia, se richiesto dalle autorità libiche o dalle Nazioni Unite, previa l’approvazione degli Stati membri dell’Unione Europea. Nell’intervista l’ammiraglio Agostini ha spiegato che Irini ha finora esaminato circa 1.400 navi e 130 voli, oltre a monitorare 16 porti e stazioni petrolifere, oltre a 25 aeroporti. « Abbiamo effettuato 61 visite consensuali a bordo di navi mercantili e recentemente abbiamo ispezionato sei navi mercantili, una delle quali è stata dirottata verso un porto greco per impedire la consegna di carburante agli aerei militari », ha detto il comandante dell’operazione che ha sede a Roma.
L’ammiraglio Agostini ha spiegato che dall’inizio dell’operazione Irini ha presentato alle Nazioni Unite 17 rapporti speciali con prove di commercio illegale di armi, sottolineando che, sebbene l’operazione abbia iniziato i suoi compiti con l’inizio dell’epidemia da coronavirus, ha già dato risultati evidenti e si è rivelata equilibrata e imparziale. In merito agli strumenti a disposizione dell’operazione per svolgere i propri compiti, Agostini ha dichiarato: « Attualmente si affida a tre navi ad essa dedicate in via continuativa: la fregata tedesca Hamburg, il pattugliatore italiano Cigala Fulgosi e la fregata greca Adrias », spiegando che gli aerei per l’operazione dalla Polonia e dal Lussemburgo sono affiancati da un drone italiano. Ci sono anche due aerei dalla Francia e dalla Grecia, disponibili in modo meno stabile. Rispetto al contributo dato alla soluzione della crisi libica, Agostini ha definito Irini la più importante operazione militare per la politica di sicurezza e difesa congiunta dell’Unione Europea al mondo. L’operazione sta cooperando con la Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia e il Gruppo di esperti delle Nazioni Unite sulla Libia: « Ci auguriamo che presto saremo in grado di cooperare con il governo libico di intesa nazionale per riprendere l’addestramento anche della Marina e della Guardia costiera libica come è successo con l’operazione Sophia », ha concluso. (Agenzia Nova)