Lo scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh è stato ucciso da una mitragliatrice manovrata con « l’intelligenza artificiale » attraverso un satellite. Lo ha dichiarato ai media locali il vice-comandante dei Guardiani della rivoluzione, il brigadiere generale Ali Fadavi, ribadendo la versione riferita nei giorni scorsi dalle autorità di Teheran. Dalle ulteriori indagini, ha spiegato l’alto ufficiale dei pasdaran, è emerso che la mitragliatrice montata su un pick-up era dotata di un controllo di precisione tale da permetterle di uccidere lo scienziato senza colpire la moglie, che si trovava ad appena 25 cm da lui. Complessivamente, ha aggiunto il generale, sono stati sparati 13 colpi, 4 dei quali hanno colpito il capo delle guardie del corpo di Fakhrizadeh, che aveva tentato di salvare lo scienziato. Sul posto, ha inoltre ribadito Fadavi, non vi era alcun « terrorista ». L’iran ha attribuito la responsabilità dell’agguato a Israele e al gruppo armato di opposizione all’estero dei Mojahedin del popolo. (Rai News)