Attraverso un trojan di nuova ingegnerizzazione, inoculato nei computer attraverso delle pendrive Usb, per quasi due anni, tra maggio 2015 e gennaio 2017, hanno trafugato 10 gigabyte di dati e informazioni classificati di rilevante valore aziendale. Nel gennaio 2017 la struttura di cyber security di Leonardo aveva segnalato un traffico di rete anomalo, in uscita da alcune postazioni di lavoro dello stabilimento di Pomigliano D’Arco, generato da un software artefatto denominato “cftmon.exe”, sconosciuto ai sistemi antivirus aziendali. Il traffico anomalo risultava diretto verso una pagina web denominata “www.fujinama.altervista.org”, di cui è stato richiesto e disposto, ed oggi eseguito, il sequestro preventivo. Secondo la prima denuncia di Leonardo, l’anomalia informatica sarebbe stata circoscritta ad un numero ristretto di postazioni e connotata da un’esfiltrazione di dati ritenuta non significativa. Le successive indaginihanno ricostruito uno scenario ben più esteso e severo. Infatti, le indagini hanno evidenziato che, per quasi due anni (tra maggio 2015 e gennaio 2017), le strutture informatiche di Leonardo erano state colpite da un attacco informatico mirato e persistente (noto come Advanced Persistent Threat o APT), poiché realizzato con installazione nei sistemi, nelle reti e nelle macchine bersaglio, di un codice malevolo finalizzato alla creazione ed il mantenimento di attivi canali di comunicazione idonei a consentire l’esfiltrazione silente di rilevanti quantitativi di dati e informazioni classificati di rilevante valore aziendale. Due misure cautelari sono state notificate a un ex dipendente e a un dirigente della Leonardo spa (azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza) ritenuti coinvolti in un grave attacco alle strutture informatiche ai danni della Divisione Aerostrutture e della Divisione Velivoli iniziato nel 2015. I destinatari delle misure cautelari sono l’ex addetto alla gestione della sicurezza informatica della Leonardo S.p.A., per il quale il gip da disposto il carcere e responsabile del C.E.R.T. (Cyber Emergency Readiness Team) di Leonardo s.p.a., organismo deputato alla gestione degli attacchi informatici subiti dall’azienda al quale è stata notificata la misura cautelare della custodia domiciliare. All’ ex dipendente si contesta l’accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni telematiche e trattamento illecito di dati personali, al secondo il reato di depistaggio. (Rai News)