Russia: guardia del corpo del presidente Vladimir Putin si uccide, sparandosi nel Cremlino

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Mikhail Zakharov, una delle guardie del corpo del presidente russo Vladimir Putin, di stanza nel Cremlino, si è ucciso, sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza, durante il suo turno di lavoro. Zakharov faceva parte del Servizio Federale di Protezione di Alte Cariche dello Stato (FSO) e il motivo del gesto estremo potrebbe essere stato il sovraccarico di lavoro. Nonostante l’incarico e la stazione più ambite e prestigiose, i turni di lavoro del defunto erano massacranti: uno degli ultimi turni è durato 15 ore. Secondo alcune testimonianze anonime, a causa della carenza del personale, gli agenti dovevano sostituire anche colleghi licenziati o in malattia. I turni straordinari non venivano pagati, ma le ore aggiuntive venivano calcolati ai fini pensionistici, e, sommandosi in anni, garantivano agli agenti il ritiro anticipato. Ultimamente però, secondo alcune voci, la direzione del FSO avrebbe comunicato al personale in servizio che le ore degli straordinari sarebbero state annullate. Potrebbe essere stata questa l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. (Rai/Agenzie)