Secondo la CNN citando fonti del Pentagono, Donald Trump si appresta a ordinare questa settimana il ritiro di altre truppe in Afghanistan prima del 20 gennaio, quando dovrà lasciare la Casa Bianca. Quest’ultimo avrebbe già avvisato i comandi delle truppe con un ‘warning order’ che prevede di portare entro il 15 gennaio a 2.500 da 4.500 il numero dei soldati in Afghanistan. Dopo l’annuncio americano, un alto funzionario del Ministero degli Esteri iraniano ha affermato che Teheran è favorevole ad un ritiro responsabile delle forze statunitensi dall’Afghanistan.
In un’intervista, il direttore generale del Ministero degli Esteri iraniano per l’Asia Occidentale, Rasoul Mousavi, ha affermato che i negoziati con i talebani sono necessari, ma ha sottolineato che Teheran supporta il mantenimento di una Repubblica islamica dell’Afghanistan rispetto alla creazione un emirato islamico. Il rappresentante iraniano ha poi aggiunto che Teheran sta cooperando con i talebani nelle zone di confine tra i due Paesi. Mousavi ha dichiarato che l’obiettivo degli Stati Uniti è un “cambio di regime” in Afghanistan e per questo gli USA dovrebbero ritirare le truppe in modo responsabile.
Secondo il funzionario, un ritiro responsabile significa che “gli americani non possono abbandonare il Paese all’opposizione, dopo averlo occupato per vent’anni”. Il funzionario iraniano ha affermato che lasciare l’Afghanistan in mano ad un gruppo antigovernativo “non sarà un ritiro responsabile e sarà un tradimento agli interessi nazionali del Paese”. Mousavi ha aggiunto che Teheran si oppone al processo guidato dall’inviato speciale degli Stati Uniti, Zalmay Khalilzad, ma è pronta a collaborare se ci saranno delle nuove proposte.