I familiari e lo staff di Ali Ibrahim Dabaiba, controverso magnate libico oggetto di indagini in Scozia per frode, avrebbero offerto 200 mila dollari a due delegati del Foro di dialogo politico libico in corso a Tunisi in cambio dei loro voti a favore di Abdulhamid al Dabaiba, politico originario di Misurata e fondatore del movimento Futuro per la Libia, per la carica di primo ministro nel prossimo governo di unità nazionale. Lo denuncia su Twitter Mohamed Eljar, esperto di Libia e co-fondatore del Libya Outlook for Research and Consulting. “Il rischio che il denaro politico corrotto arrivasse al Foro di dialogo politico è sempre stato reale e un problema serio. Molte parti interessate libiche hanno sollecitato la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) a fare in modo che i partecipanti si impegnino a fornire un audit ufficiale delle loro risorse come misura per ridurre il rischio, Unsmil non ha preso in considerazione tale raccomandazione/richiesta. La selezione di un delegato in particolare ha sollevato preoccupazioni sul fatto che il denaro politico corrotto possa trovare facilmente la sua strada nei corridoi del Forum. Quel particolare delegato è Ali Dabaiba. Un miliardario che è stato oggetto di un’indagine di frode di sei anni da parte delle autorità scozzesi, descritto dal Times come il più grande caso di frode nella storia scozzese. (…) Certamente non è solo il campo di Ali Dabaiba a offrire denaro, ma il suo caso è di gran lunga il più flagrante », ha scritto Eljar. (Agenzia Nova)