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Libano (segue): Hezbollah denuncia sanzioni USA al «leader del più grande partito cristiano» (foto)

In una nota, Hezbollah ha detto che le sanzioni statunitensi contro Gebran Bassil, «il leader del più grande partito politico cristiano del Libano», «sono politicizzate e rappresentano un’interferenza diretta negli affari interni del Paese mediorientale». Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Bassil, il leader del Movimento patriottico libero (Fpm) e genero del presidente Michel Aoun, nell’ambito del Global Magnitsky Human Rights Accountability Act, che prende di mira la corruzione e gravi violazioni dei diritti umani. Secondo il Dipartimento del Tesoro, il lavoro di Bassil, che ha ricoperto diversi incarichi di alto livello nel governo libanese, è stato contrassegnato da significative accuse di corruzione. «Hezbollah condanna la decisione presa dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nei confronti del leader dell’Fpm e ex ministro degli Esteri Gebran Bassil e la considera un’interferenza esclusivamente politica e palese negli affari interni del Libano», ha detto il movimento. Secondo Hezbollah, la mossa mira a «subordinare un folto gruppo di politici alla volontà e alle condizioni imposte dagli Stati Uniti al Libano». La decisione del Tesoro rende Bassil il terzo politico legato a Hezbollah a cadere sotto le sanzioni statunitensi, dopo che l’amministrazione del presidente Donald Trump ha colpito due ex ministri per accuse di aiuto a Hezbollah. (Media)

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