Secondo Recep Tayyip Erdogan «in Europa contro i musulmani si sta compiendo una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale ». Così il presidente turco ha denunciato « l’islamofobia » come la « peste dei Paesi europei ». Poi un duro attacco alla cancelliera Merkel: « Parlate di libertà di religione ma voi siete i veri fascisti, siete gli eredi dei nazisti ». « Demonizzando i musulmani non ci guadagnerete nulla », ha tuonato Erdogan. « Il Parlamento europeo, che a ogni occasione si esprime sul nostro Paese, non può ignorare l’islamofobia », ha aggiunto, sostenendo che « in certi Paesi europei, l’odio verso l’Islam e i musulmani è diventata una pratica promossa persino dai presidenti ».
Il riferimento è al presidente francese Emmanuel Macron. « Faccio un appello alla nazione: non comprate più prodotti francesi ». L’appello del leader di Ankara giunge nel pieno delle tensioni con Parigi sul trattamento dei musulmani in Francia e le vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo, dopo gli scontri delle scorse settimane sul Mediterraneo orientale. Erdogan ha ricordato che « in Francia alcuni dicono di non comprare più i prodotti turchi », invitando i suoi connazionali ad agire con reciprocità. « In un discorso al palazzo presidenziale di Ankara, il presidente turco ha quindi ripetuto di ritenere che Macron avrebbe bisogno di un « controllo della salute mentale », usando un’espressione che aveva indotto Parigi a richiamare il suo ambasciatore per consultazioni. Secondo Erdogan, inoltre, « l’islamofobia si sta diffondendo come una piaga nei Paesi europei » e occorre un intervento urgente dei loro leader al riguardo. Parole « diffamatorie e assolutamente inaccettabili », è la replica del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. In risposta alle accuse di Turchia e Pachistan di incitare all’islamofobia, nelle scorse ore proprio Macron aveva twittato un messaggio in francese, inglese e arabo. « Non ci fermeremo. Rispettiamo tutte le differenze nello spirito di pace. Non accettiamo mai l’incitamento all’odio e sosteniamo un dibattito ragionevole. Difenderemo sempre la dignità umana e i valori universali ». (La Libre/Tgcom24)