(Roma 24 ottobre 2020). Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha bisogno di cure mentali a causa della sua ostilità verso l’Islam. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riferisce il quotidiano « Daily Sabah ». « Qual è il problema di Macron con l’Islam e i musulmani? Ha bisogno di cure per la sua salute mentale », ha affermato Erdogan al congresso del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) nella provincia centrale di Kayseri. “Cosa si può dire a un capo di Stato che tratta in questo modo milioni di membri di una minoranza religiosa nel suo paese? Prima di tutto, (ha bisogno) di un controllo mentale », ha aggiunto Erdogan.
Il 5 ottobre, la Turchia ha già criticato fortemente un progetto di legge contro il « separatismo islamista » approvato dalla Francia, in un nuovo capitolo della disputa che vede contrapposte Parigi e Ankara su dossier che vanno dalla Libia al Mediterraneo orientale. In un comunicato, il ministero degli Esteri turco ha affermato di ritenere che « l’attitudine che si cela dietro a questo progetto di legge condurrà a gravi conseguenze piuttosto che alla riduzione dei problemi della Francia », aggiungendo che sarebbe più opportuno « optare per un discorso costruttivo (…) invece che puntare su una prospettiva a base securitaria sulle questioni religiose ». Il dicastero ha espresso poi timori che tali misure non facciano che accrescere la xenofobia, il razzismo e l’islamofobia sempre più presenti in Europa. La settimana precedente, il presidente francese Emmanuel Macron ha presentato una legge che punta a lottare contro i separatismi e contro l’islamismo radicale indicando i cinque « pilastri » del testo. Il primo consiste « in un insieme di misure di ordine e di neutralità del servizio pubblico », ha detto il capo dello Stato, ricordando ad esempio che spesso i rappresentanti locali sono mesi « sotto pressione » da gruppi o comunità. Il secondo riguarda le associazioni. « È abbastanza logico che coloro che sostengono questo progetto islamista abbiano investito nel campo delle associazioni, perché l’hanno identificato come lo spazio più efficace per diffondere le loro idee, fornire servizi che le associazioni laiche o stessa la Repubblica non dava più », ha detto Macron. Il terzo « pilastro » si concentra sulla scuola. Macron ha annunciato che a partire dal prossimo anno « l’istruzione a scuola diventerà obbligatoria per tutti a partire dai tre anni », mentre « l’istruzione a domicilio » sarà limitata soprattutto per motivi di salute.
Per il quarto orientamento Macron ha parlato di un « Islam dei Lumi ». « Quando la legge del 1905 (sulla laicità) è stata votata l’Islam non era una religione così presente nel nostro paese », ha detto il presidente, spiegando che « bisogna aiutare questa religione (…) a strutturarsi per essere un partner della Repubblica ». Il presidente ha affermato che è stato deciso di « mettere fine » alla formazione di imam in Turchia, Marocco e Algeria, in « modo totalmente sereno con questi paesi ». « Formeremo degli imam in Francia. L’Islam è fatto di rivalità, di disfunzioni » e « non permette una strutturazione di questa religione nel nostro paese », ha spiegato il titolare dell’Eliseo. Il quinto e ultimo pilastro riguarda un rafforzamento della « presenza repubblicana », con un incremento di risorse in dotazione ai servizi pubblici territoriali. Nel corso del discorso di presentazione della proposta di legge, Macron ha definito l’Islam come « una religione che vive una crisi ovunque nel mondo (…), una crisi che tocca anche noi ». Macron ha poi criticato gli « interventi esterni » che spingono alla radicalizzazione di alcuni, citando wahabismo, salafismo, fratellanza musulmana come « forme in origine pacifiche ma degenerate progressivamente, radicalizzandosi ».