Nagorno-Karabakh: la Turchia è «pronta ad aiutare l’Azerbaigian» a riprendersi le terre occupate

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La Turchia è « pronta ad aiutare l’Azerbaigian » a riprendersi il Nagorno Karqabach, la regione separatista contesa con l’Armenia in cui si è riacceso il conflitto tra i due Paesi. Lo ha detto il responsabile della Comunicazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Fahrettin Altun. Ankara « assicurerà il suo impegno per aiutare l’Azerbaigian a riprendersi le terre occupate e a difendere i propri interessi in base al diritto internazionale », ha aggiunto.

Merkel ai due leader: « Subito cessate il fuoco »

Angela Merkel ha chiesto ai due leader armeno e azero « un cessate il fuoco immediato » e un ritorno « al tavolo » delle trattative, come ha annunciato il portavoce Steffen Seibert, riferendo il contenuto di due colloqui telefonici separati della cancelliera con il premier armeno Nikol Pashinian e con il presidente azero Ilham Aliyev.

Turchia: « Subito ritiro delle forze armene »

La Turchia, ha precisato da Ankara Altun, spera che l’incontro alle Nazioni Unite « crei solide basi per una soluzione ». E il ministro degli Esteri Mevlut Cavuosoglu ha affermato che « l’unica soluzione del conflitto è il ritiro dell’Armenia dalle terre azere. Al tavolo negoziale e sul terreno, siamo a fianco dell’Azerbaigian. Vogliamo risolvere questo problema alla radice ».

Russia e USA: « Fermare le violenze »  

Dall’altra parte, il Cremlino ha chiesto alla Turchia di lavorare a un cessate il fuoco che interrompa le violenze. « Chiediamo a tutti i Paesi, soprattutto a quelli che sono nostri partner, come la Turchia, di fare di tutto per convincere le parti belligeranti a cessare il fuoco e a volgersi verso una soluzione pacifica di questo lungo conflitto con metodi politico-diplomatici », ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. Richieste di fermare le violenze arrivano anche dal segretario di STato americano Mike Pompeo: « Le due parti devono porre fine alle violenze e lavorare con il gruppo di Minsk per riprendere quanto prima trattative sostanziali ». La situazione si fa intanto sempre più tesa: il ministero della Difesa armeno, riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, sostiene che un suo aereo militare Su-25 è stato abbattuto da un F-16 turco, precisando che l’incidente è avvenuto nello spazio aereo armeno e che il pilota è morto. Ma il ministero della Difesa azero nega l’abbattimento, con il capo dell’ufficio stampa Vagif Darghali che ha detto a Interfax: « Questo è un altro esempio di disinformazione della parte armena ». (Tgcom24/France Info)