Gli Stati Uniti hanno avvertito l’Iraq che l’attuale amministrazione è intenzionata a chiudere la propria ambasciata a Baghdad, entro 3 mesi, a meno che il governo iracheno non fermi l’ondata di attacchi missilistici lanciati dalle milizie sciite. La notizia è stata riferita dalla stampa statunitense il 28 settembre. Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Mike Pompeo, ha lanciato l’avvertimento in una serie di recenti chiamate al presidente iracheno, Barham Saleh, e al primo ministro iracheno, Mustafa al-Kadhimi. Secondo fonti locali, l’ambasciatore statunitense in Iraq, Matthew Tueller, ha poi parlato con il ministro degli Esteri iracheno, Fuad Hussein, e ha affermato che la decisione era stata voluta direttamente dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tueller ha poi annunciato che i due Paesi erano entrati in una nuova era nelle loro relazioni. Il Dipartimento di Stato e l’Ambasciata degli Stati Uniti hanno rifiutato di commentare il nuovo sviluppo.