Il sovrano del Regno saudita, il re Salman bin Abdul-Aziz al-Sa’ud, ha rivolto dure critiche contro l’Iran, esortando la comunità internazionale ad avviare una «guerra totale» contro le politiche espansionistiche di Teheran e il suo alleato Hezbollah.
Le parole del monarca saudita sono giunte il 23 settembre, in occasione del discorso pronunciato, in videoconferenza, di fronte ai 193 partecipanti della 75esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il re Salman ha evidenziato come Riad abbia, nel corso degli anni, teso la mano verso Teheran in segno di pace, provando a discutere delle strade da seguire per istaurare relazioni di buon vicinato, mentre ha accolto con favore gli sforzi internazionali profusi nella cornice del programma sul nucleare iraniano. Tuttavia, ha affermato re Salman, il regime iraniano ha sfruttato un tale approccio per perseguire le proprie politiche espansionistiche, stabilire reti terroristiche e impiegare le ricchezze del popolo iraniano per portare avanti dei progetti che hanno provocato caos, settarismo ed estremismo nella regione mediorientale.
Per tale motivo, la comunità internazionale è stata esortata ad intervenire per frenare le attività di uno dei principali sponsor del terrorismo, l’Iran, e per far sì che non acquisisca ulteriori armi di distruzione di massa. In particolare, a detta di re Salman, è necessaria una soluzione globale ed inclusiva, in quanto, come notato nelle esperienze precedenti, soluzioni parziali e di riconciliazione non riescono a ostacolare Teheran dal minacciare la sicurezza e la pace internazionale. Parallelamente, anche il partito sciita Hezbollah, sostenuto dall’Iran, è stato incluso tra i responsabili dell’instabilità mediorientale, oltre che della violenta esplosione che, il 4 agosto, ha distrutto il porto della capitale libanese Beirut. «Questa organizzazione terroristica deve essere disarmata» ha affermato il monarca saudita riferendosi ad Hezbollah, la cui «egemonia» avrebbe provocato l’incidente del 4 agosto.