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Francia: Charlie Hebdo, al via il processo per gli attentati alla rivista e al supermercato kosher del 2015

Prende il via a Parigi, sotto stretta sorveglianza, il processo per gli attentati del gennaio 2015 contro la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo e il supermercato Hyper Cacher che provocò 17 vittime. Gli imputati sono 14, accusati di avere dato sostegno logistico ai fratelli Said et Che’rif Kouachi e a Ame’dy Coulibaly, autori delle stragi nella capitale francese fra il 7 e il 9 gennaio 2015. Il processo durera’ diverse settimane; sarebbe dovuto partire prima dell’estate ma è stato rinviato a causa dell’emergenza sanitaria. Il processo sarà filmato integralmente per creare archivi storici, per la prima volta in materia di terrorismo. Polat, franco-turco 35enne in carcere dal marzo 2015, sarà l’unico a sedere nell’aula del processo: secondo i magistrati, ha partecipato a tutte le fasi della preparazione degli attentati e avrebbe aiutato Coulibaly a procurarsi le armi per gli attacchi all’Hyper Cacher e a Montrouge, ma anche per l’attacco dei fratelli Kouachi a Charlie Hebdo. Fra gli imputati, quelli che affrontano le accuse più pesanti sono Ali Riza Polat e Mohamed Belhoucine, considerati complici dei reati terroristici: rischiano l’ergastolo. In aula sono presenti diversi sopravvissuti agli attentati, giornalisti o ex affiliati alla rivista Charlie Hebdo. Gli imputati sono in due gabbie di vetro attorniate da poliziotti con il volto coperto dai passamontagna. «Non dobbiamo aver paura – ha dichiarato l’avvocato di Charlie Hebdo, Richard Malka – né del terrorismo, né della libertà. In fondo, lo spirito di Charlie è quello di rifiutare la rinuncia alle nostre libertà, la rinuncia a ridere o a essere blasfemi». Oltre ai 14 imputati, sono accusati in contumacia Hayat Boumedienne, compagna di Coulibaly convertita al jihadismo e segnalata ancora alla macchia in Siria, e i fratelli Belhoucine, anch’essi scomparsi nei giorni che hanno preceduto le stragi e segnalati al confine fra Iraq e Siria. Dopo la relazione sui fatti e l’accertamento dell’identità degli imputati, da lunedì prossimo la Corte d’assise esaminerà nel dettaglio gli eventi del 2015, ascoltando i feriti così come le persone tenute ostaggio nel supermercato. Si passerà poi all’inchiesta giudiziaria, per cui saranno ascoltati testimoni, investigatori ed esperti; quindi sarà la volta dell’interrogatorio degli 11 imputati presenti. Per il 9 novembre è previsto l’ultimo intervento degli imputati prima che la corte si ritiri per deliberare.

Gennaio 2015, una scia di sangue

Gli attacchi terroristici del gennaio 2015 furono i primi di una serie di azioni terroristiche di matrice islamista che tra il 2015 e il 2016 hanno provocato in Francia oltre 230 morti. Il processo dovrebbe proseguire fino al 10 novembre. Alla vigilia dell’apertura del processo per l’attentato che nel gennaio 2015 fece 12 vittime nella sua redazione, il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ha ripubblicato le caricature di Maometto che ne avevano fatto un bersaglio del terrorismo islamico intitolando a caratteri cubitali: «Tutto per questo». (Rai News)

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