Con componenti ed equipaggiamento, alcune imprese tedesche del settore difesa hanno contribuito allo sviluppo della flotta di droni in dotazione alle Forze armate turche per 12,8 milioni di euro. Tra il 2009 al 2018, il governo federale ha rilasciato un totale di 33 licenze all’esportazione in Turchia di materiali « destinati o adatti all’uso o all’installazione su droni militari »; per il 2019 e il 2020, non risultano consegne. È quanto si apprende dalla risposta del ministero dell’Economia e dell’Energia tedesco a un’interrogazione presentata da Sevim Dagdelen, deputata di La Sinistra al Bundestag. Come riferisce oggi il quotidiano « Handelsblatt » citato dall’agenzia « Nova », non è chiaro se le componenti esportate dalla Germania in Turchia siano state utilizzate per droni da combattimento o da ricognizione. Dopo l’ingresso delle truppe turche in Siria settentrionale nell’ottobre 2019, il governo federale ha deciso di interrompere parzialmente le esportazioni di materiali per la difesa verso la Turchia. Tuttavia, l’iniziativa riguarda esclusivamente armi e altro equipaggiamento che può essere impiegato in Siria.