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Libia: proteste a Tripoli. Tra le richieste principali della popolazione vi sono le dimissioni del primo ministro Fayez Al-Sarraj

Violente proteste sono scoppiate, nella sera del 20 agosto, nell’Ovest della capitale Tripoli, dove la popolazione si è ribellata al Governo di Accordo Nazionale (GNA). Le proteste hanno interessato la città di al-Zawiya, dove gruppi di attivisti hanno mostrato il proprio malcontento contro il governo tripolino, di fronte alla mancata erogazione di servizi pubblici, tra cui l’elettricità, ai ritardi nel pagamento degli stipendi e al crescente deterioramento delle condizioni di vita. A ciò si aggiunge un clima di preoccupazione diffuso, dovuto al dispiegamento di mercenari nei dintorni di Tripoli, di cui è stata richiesta l’espulsione. Tra le richieste principali della popolazione vi sono le dimissioni del primo ministro e capo del Consiglio presidenziale, Fayez al-Sarraj. Sebbene i manifestanti siano stati definiti « pacifici », le forze libiche locali sono intervenute sparando proiettili « in modo indiscriminato » per disperdere la folla. Secondo fonti locali, non mancano segnali di malcontento anche all’interno delle truppe tripoline. A tal proposito, un leader delle milizie di Misurata, ha rivolto critiche senza precedenti contro i mercenari siriani, definiti « l’immondizia portata dai turchi » , i quali sembrano voler svolgere un ruolo sempre maggiore all’interno delle città occidentali.  « La questione è seria » ha affermato, aggiungendo che le ripercussioni non sono visibili adesso, ma lo saranno in seguito.

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