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Israele mette in dubbio l’efficacia della missione UNIFIL

Israele ha denunciato di fronte all’Onu un’infiltrazione di miliziani di Hezbollah nel proprio territorio e ha affermato che la prosecuzione della missione Unifil delle Nazioni Unite andrebbe discussa, se non è in grado di prevenire episodi simili. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sta discutendo proprio in questi giorni la proroga della missione, che scade il prossimo 31 agosto.

« Il ruolo dell’Unifil è impedire questo tipo di operazioni e impedire che Hezbollah trasformi il Sud del Libano nel suo quartier generale terrorista », si legge in una nota di Gilad Erdan, ambasciatore israeliano all’Onu, « se l’UNIFIL non è in grado di compiere questa missione, allora la sua esistenza dovrebbe essere messa in dubbio ». La delegazione israeliana ha inviato al Consiglio di sicurezza fotografie che mostrerebbero i miliziani sciiti attraversare la cosiddetta « linea azzurra » tra i due Paesi monitorata dai caschi blu. Israele afferma che i miliziani sono poi stati respinti dalle loro forze.

La missione UNIFIL, istituita nel 1978 in seguito all’occupazione Israeliana di parte del Libano è stata rinnovata più volte, l’ultima delle quali nel 2006, in seguito alla guerra tra lo Stato ebraico ed Hezbollah. La forza di interposizione conta su circa 12.000 caschi blu. (AGI)

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