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Libano: Emmanuel Macron, «il mondo deve agire in fretta e con efficacia»

« Il mondo deve agire in fretta e con efficacia »  per aiutare il Libano, Con queste parole il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto la conferenza internazionale dei donatori da lui stesso voluta per aiutare Beirut dopo la devastante esplosione del 4 agosto scorso.

Una trentina di leader internazionali e funzionari governativi partecipa alla videoconferenza, coorganizzata da Francia e Nazioni unite per raccogliere fondi per il Libano. Tra loro ci sono anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il re di Giordania Abdullah, il presidente egiziani Abdel Fattah al-Sisi, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Assenti Turchia e Russia. « E’ importante che gli aiuti arrivino più in fretta possibile agi attori pubblici e privati, alle ong e alla società civile », sotto supervisione Onu, ha detto Macron.

« Oggi chi è interessato alla divisione e al caos » in Libano, « sono i poteri che vogliono il male del popolo libanese » – ha detto Macron senza fare nomi – « Il caos e la violenza non devono vincere », ha aggiunto rivolgendo un appello alle autorità del Libano a fare in modo che il paese « non sprofondi » e a « rispondere alle richieste della popolazione che manifesta pacificamente nelle strade di Beirut ». La raccolta fondi in favore del libano è sostenuta anche dall’Onu « l’obiettivo di oggi è agire in fretta e in modo efficace per coordinare i nostri aiuti in modo che arrivino al popolo libanese » il « sostegno alle famiglie, agli amici delle vittime  e a coloro che hanno portato i soccorsi »., ha detto ancora il presidente francese.

Gli aiuti internazionali per la ricostruzione di Beirut devono arrivare « prima dell’inverno, stagione durante la quale le sofferenze dei cittadini rischiano di aumentare, soprattutto quelli che non hanno più una casa », è quello che ha detto il presidente libanese Michel Aoun in risposta a Macron. Aoun, che nei giorni scorsi aveva respinto la richiesta del capo dell’Eliseo per una commissione d’inchiesta internazionale sulla gigantesca esplosione, ha aggiunto di essersi « impegnato davanti al popolo libanese a fare giustizia », affermando che chiunque sarà ritenuto responsabile verrà giudicato conformemente alla legge libanese.

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