Santa Sofia si prepara alla prima preghiera islamica da 86 anni, dopo la contestata conversione da museo in moschea voluta da Recep Tayyip Erdogan. Sarà una cerimonia solenne, tra imponenti misure di sicurezza, con il dispiegamento di 17.000 agenti delle forze di sicurezza. Ci sarà il presidente turco, che nei giorni scorsi ha parlato di quello che considera un «sogno d’infanzia diventato realtà».
Santa Sofia, patrimonio dell’Unesco, ha accolto lo scorso anno 3,7 milioni di visitatori ed Erdogan – che ieri vi si è recato in visita a sorpresa – ha promesso di lasciarla aperta a «tutti». Per Santa Sofia sono stati scelti tre imam e cinque muezzin e per oggi, oltre ai fedeli ammessi all’interno, circa un migliaio, sono state allestite all’esterno aree dedicate per uomini e donne che vogliono partecipare al rito. Coperte le icone cristiane all’interno del sito, le autorità hanno raccomandato a tutti di indossare la mascherina e hanno chiesto «pazienza». (La Repubblica)