L’aviazione greca ha intercettato diversi jet turchi dopo che questi hanno sorvolato le regioni del Mar Egeo senza presentare prima un piano di volo.
Secondo l’agenzia stampa ellenica «Greek Reporter» citando una dichiarazione delle autorità militari di Atene, gli aerei da combattimento turchi hanno commesso 50 violazioni dello spazio aereo nazionale greco in una sola giornata, il 2 luglio.
Poiché non è stato sottoposto alcun piano di volo, tutti gli aerei turchi sono stati debitamente intercettati dall’esercito greco, in linea con le regole internazionali di ingaggio. Questo squadrone avvistato nella zona, includeva otto F-16, quattro F-4 e un CN-235 a medio raggio, secondo l’agenzia stampa. Inoltre, tra i jet rilevati, quattro erano armati e, per tale ragione, l’aviazione greca ha ingaggiato un «finto scontro aereo».
I jet turchi hanno sorvolato l’interno delle regioni Nord-orientali, centrali e Sud-orientali del Mar Egeo, comprese le isole di Chio e Ikaria. Inoltre, «Greek Reporter» ha riportato che i 13 aerei hanno violato i regolamenti sull’uso dell’aria stabiliti dalla regione di Athens Flight Information. Le intromissioni della Turchia nello spazio aereo della Grecia, sostiene il quotidiano ellenico Ekathimerini, sono da intendersi come una “indicazione della determinazione di Ankara di innalzare il clima di tensione” con Atene, già messo a dura prova dalle controversie in materia di diritti minerari nel Mar Egeo, e dalle trivellazioni condotte dalla Turchia a largo delle coste di Cipro, oggetto di numerose contestazioni da parte della comunità internazionale sin dallo scorso 3 maggio, quando Ankara aveva inviato la nave Fatih a largo delle coste di Pafo, a Ovest dell’isola.