Sono accusati di corruzione dai colleghi della Squadra mobile che hanno eseguito nei loro confronti ordinanze di custodia cautelare in carcere, come anche per l’imprenditore di origini siriane e un suo collaboratore. Pranzi e cene gratis nel centro di Roma
In cambio di mille euro per volta e pranzi gratis nei ristoranti romani di un imprenditore siriano, lo scortavano nei suoi passaggi in entrata e in uscita dall’aeroporto di Fiumicino, proprio per «condizionare – secondo il gip Roberto Saulino – con la loro presenza le operazioni doganali e quelle di controllo bagaglio e passaporti». Per questo motivo due agenti della Polaria, fratelli gemelli di 48 anni, Alessandro e Federico Rizzuto, sono stati arrestati per corruzione dalla Squadra mobile insieme con il manager Kamil Georgeos, di 65, mentre per un suo collaboratore messicano, di 55, è stato disposto il divieto di dimora a Roma. I locali in questione sono «Le mille e una notte» di via Toscana e «Il Pescatore» in via Nomentana.
Dalle indagini è emerso che l’imprenditore utilizzava i due poliziotti per poter passare i controlli con valigette contenenti ingenti somme di denaro, quantificate in almeno 680 mila euro, denunciate in Dogana. Ma ci sarebbero stati anche dei diamanti, sui quali sono ora in corso accertamenti. Per alcuni mesi gli investigatori hanno pedinato i due agenti, acquisendo anche i filmati della videosorveglianza dell’aeroporto, e intercettando le conversazioni telefoniche e di persona dei protagonisti della vicenda. E lo stesso gip sottolinea come sia emersa «in maniera più che palese come i due indagati (stranieri) fossero coinvolti nell’attività illecita di trasporto occulto di valuta e valori da e per l’Italia, con l’ausilio del fratelli Rizzuto e di altri appartenenti alla polizia di frontiera»
(Rinaldo Frignani – CORRIERE DELLA SERA)