Il Kosovo designa terrorista Hezbollah

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(Roma-24 giugno 2020). Il neo-nominato premier del Kosovo, Avdullah Hoti, ha annunciato di aver designato terrorista l’intera organizzazione di Hezbollah.

Nello specifico, secondo quanto reso noto, mercoledì 24 giugno, dall’agenzia stampa kosovara, RTK, l’annuncio di Hoti era giunto la sera precedente, quando il premier di Pristina aveva rivelato di aver designato terrorista sia l’ala politica sia militare di Hezbollah. La decisione, aveva aggiunto Hoti, derivava dal sostegno del Kosovo a ogni iniziativa mondiale volta ad assicurare la pace e la sicurezza.

Hezbollah, che in arabo significa «il Partito di Dio», è un’organizzazione paramilitare sciita libanese. Nato nel 1982 come movimento di resistenza contro l’occupazione israeliana del Libano meridionale, si è in seguito evoluto in un partito politico locale, diventando un attore chiave dell’arena politica del Libano. Nella sua interezza, il movimento è stato designato terrorista dagli Stati Uniti, dall’Argentina, dal Bahrain, dalla Colombia, dall’Honduras, dal Giappone, dai Paesi Bassi, dal Paraguay, dagli Emirati Arabi Uniti, dal Venezuela, dal Regno Unito, dal Canada, dal Kosovo, dalla Germania e da Israele, oltre che dal Gulf Cooperation Council (GCC) e dalla Lega Araba.  Israele, in aggiunta, considera il movimento sciita armato, sostenuto da Teheran, la più grande minaccia per il Paese proveniente dall’esterno dei confini nazionali.

Altri Stati, invece, come la Francia, considerano un gruppo terroristico soltanto l’ala militare di Hezbollah, facendo una distinzione con il partito politico. È il caso anche dell’Unione Europea, la quale ha bandito l’ala militare di Hezbollah nel 2012, in seguito ad un attacco contro i membri di un’organizzazione israeliana in Bulgaria, in cui morirono 5 israeliani e un bulgaro musulmano. Lo scorso primo giugno, inoltre, il ministro degli Esteri di Israele, Gabi Ashkenazi, aveva accolto con favore la decisione del Parlamento austriaco di chiedere al governo di Vienna e all’Unione Europea di designare terrorista l’intera organizzazione di Hezbollah, senza distinguere l’ala militare da quella politica.

Prima del Kosovo, l’ultimo Stato che aveva designato Hezbollah terrorista era stato la Germania, lo scorso 30 aprile. Dopo aver vietato l’esistenza dell’organizzazione nel Paese, la polizia tedesca aveva effettuato una serie di operazioni per catturare sospetti membri del gruppo sul proprio territorio. Secondo gli agenti di sicurezza della Germania, sono circa 1.050 le persone presenti nel Paese che fanno parte della fazione estremista dell’organizzazione. La polizia aveva perquisito moschee e associazioni islamiche nello Stato occidentale del Nord Reno-Westfalia, a Brema e Berlino.

In risposta, il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, aveva criticato la decisione del governo tedesco e aveva affermato di ritenere che la Germania stesse soccombendo alla volontà statunitense. In aggiunta, Nasrallah aveva annunciato che la decisione di Berlino non avrebbe fermato Hezbollah dal fronteggiare i suoi nemici, seppur sottolineando che il gruppo non ha una presenza ufficiale in Europa.

Dall’altra parte, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, aveva apprezzato la scelta di Berlino, aggiungendo di ritenere che la Germania avesse compiuto un passo significativo nella lotta globale al terrorismo. In aggiunta, Katz aveva in tale occasione chiesto all’UE e all’intero blocco comunitario di procedere in maniera simile.

(Jasmine Ceremigna – Sicurezza Internazionale).    (L’articolo)