Il 18 giugno di 80 anni fa, il generale Charles de Gaulle pronunciò il suo famoso «Appel» sulla Bbc da Londra dopo l’occupazione nazista della Francia, con la benedizione dell’allora premier britannico Winston Churchill, la sua statua sarà oggi di nuovo visibile dopo essere «inscatolata» negli ultimi giorni a causa della manifestazioni a Londra. Quel giorno, il 18 giugno, è considerato l’inizio della Resistenza francese. «De Gaulle venne qui perché entrambi i Paesi, prima dell’arrivo dei nazisti, condividevano l’idea di libertà, tolleranza e democrazia», spiega Johnson.
Il presidente francese oggi nella capitale britannica incontrerà prima il Principe Carlo d’Inghilterra, con il quale parteciperà alle celebrazioni della Resistenza. Poi sarà la volta del bilaterale con Johnson a Downing Street, in cui parleranno ufficialmente della lotta al coronavirus. Ma è chiaro che ci saranno altri due «talking point» di alto rilievo: l’impasse della Brexit e del difficilissimo accordo commerciale da trovare entro il 31 dicembre con l’UE e anche la questione dei corridoi turistici, visto che Londra ha imposto una quarantena durissima a chiunque varchi il confine, inglesi e residenti inclusi. Cosa che non è piaciuta affatto a Macron.