La Cina nega di avere responsabilità nello scontro con i soldati indiani nella Galwan Valley, al confine con l’India e definisce «stabile e sotto controllo» la situazione dopo le violenze che hanno portato alla morte di venti soldati indiani, secondo il bilancio fornito da New Delhi. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, aggiungendo che Cina e India sono «in stretta comunicazione» per risolvere le questioni attinenti sia attraverso canali diplomatici che militari.
«Da parte nostra, non vogliamo vedere piu’ scontri», ha concluso il portavoce. Poco prima delle sue parole, il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, aveva definito «profondamente inquietante e doloroso» quanto accaduto nella Galwan Valley al confine con la Cina, dicendosi orgoglioso, su Twitter, del coraggio mostrato dai soldati indiani. Secondo fonti citate dai media indiani, negli scontri sono stati uccisi o feriti 35-40 soldati cinesi. Un bilancio non confermato da Pechino.