Romania hanno arrestato un giudice iraniano, Gholamreza Mansouri, accusato di aver torturato alcuni giornalisti in Iran. Mansouri aveva ricoperto il ruolo di procuratore presso il carcere di Evin, prima di diventare giudice del Tribunale nazionale della stampa. L’uomo è stato più volte al centro delle critiche dei giornalisti iraniani, i quali lo hanno accusato di aver contrastato la libertà di stampa nel Paese, di cui il giudice iraniano è stato responsabile, nel 2013, della detenzione di 20 giornalisti in un solo giorno. Tra i principali sostenitori del processo contro Mansouri vi è la International Federation of Journalists (IFJ), la quale ha raccolto prove e denunce da parte di alcuni giornalisti che hanno accusato il giudice iraniano di essere direttamente responsabile della tortura da essi subita. A titolo di esempio, rivela Arab News, la IFJ sostiene che Mansouri abbia deciso di porre in detenzione e di torturare i familiari di Saïd Karimian, presidente di una emittente televisiva persiana, al fine di interromperne le trasmissioni. Poco dopo, aggiunge il sito di informazione, Karimian è stato ucciso in Turchia. Il giudice è ricercato anche in Iran per il reato di corruzione e, per tale ragione, Teheran ne ha richiesto l’estradizione, al fine di avviare internamente il processo contro Mansouri, accusato di aver accettato 500.000 euro di tangenti in cambio di sentenze a favore di alcuni imputati. Secondo diverse fonti iraniane, un avvocato iraniano in esilio nel Regno Unito (Kaveh Moussawi) ha dichiarato che essendo la Romania uno Stato firmatario della Convenzione europea dei diritti umani, non può accettare la richiesta di estradizione avanzata dall’Iran, dato che per quest’ultimo è ancora lecita la pena di morte. Piuttosto, secondo Moussawi, Mansouri potrà essere trasferito in Germania, essendo Berlino nota per effettuare procedimenti giudiziari extraterritoriali in caso di violazioni dei diritti umani. Secondo Moussawi, una volta trasferito in Germania Mansouri potrà rispondere di capi d’accusa tra cui i reati di terrorismo, tortura e sequestro di persona. (Fonti/Media)