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Libano : caso Carlos Ghosn. Il Giappone potrebbe bloccare il piano di salvataggio dell’Fmi

Il Libano potrebbe dover consegnare al Giappone l’ex amministratore delegato della Nissan, Carlos Ghosn, per salvare la sua economia con un piano del Fondo monetario internazionale (Fmi). Il manager brasiliano di origini libanesi è ricercato dalle autorità nipponiche per presunte irregolarità finanziarie, ma è scappato a Beirut dopo fuga rocambolesca. Il Libano non ha un trattato formale di estradizione con il Giappone e Ghosn è attualmente a piede libero, anche le autorità gli hanno imposto un divieto di viaggio a gennaio dopo che l’Interpol ha emesso un « red notice » (avviso rosso) per arrestarlo. Secondo il rappresentante legale della Nissan in Libano, Sakher el Hachem, il destino di Ghosn potrebbe essere legato alle discussioni su un potenziale salvataggio dell’Fmi. « Il Giappone è uno dei principali contributori dell’Fmi (…) e se pone il veto, l’Fmi non erogherà i fondi, a meno che il Libano non consegni Ghosn », ha detto El Hachem a « Arab News ». Il governo del primo ministro Hassan Diab sta negoziando con l’Fmi un prestito del valore di 10 miliardi di dollari per contribuire a colmare le lacune finanziarie del paese. Le riforme necessarie per il salvataggio, inoltre, dovrebbero aiutare a sbloccare ulteriori 11 miliardi di dollari di aiuti promessi alla conferenza « Cedre » del 2018. (Agenzie)

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