L’Iran ha annunciato, venerdì 29 maggio, di aver raggiunto il numero più elevato di nuovi contagi da Covid-19 degli ultimi due mesi ed ha messo in guardia da un peggioramento della situazione in alcune regioni del Paese.
Secondo quanto riferito dal portavoce del Ministero della Salute iraniano, Kianoush Jahanpour, nelle ultime 24 ore sono stati riportati 2.800 nuovi casi positivi al Covid-19, portando il numero totale dei contagi a quota 146.675. Si tratta della cifra più elevata di infezioni registrata in un solo giorno dal 2 aprile scorso. I decessi, invece, attualmente ammontano a 7.690, dopo che altri 50 pazienti infetti sono morti nelle ultime ore.
L’Iran è considerato il Paese maggiormente colpito nella regione. I primi contagi erano stati riportati il 19 febbraio nella città di Qom, ritenuta altresì meta di pellegrinaggio religioso. Da allora, il virus si è diffuso negli altri governatorati, tra cui la capitale Teheran e il governatorato di Gilan, e diversi Paesi mediorientali hanno riferito di aver registrato casi legati proprio a tale Paese. In tale quadro, l’economia di Teheran risente delle conseguenze scaturite dall’emergenza coronavirus e dal crollo dei prezzi di petrolio, considerato un duro colpo imprevisto. Le entrate petrolifere rappresentano circa il 10% del bilancio dell’Iran e il budget per il 2020 era stato inizialmente calcolato sulla base della vendita di un milione di barili di petrolio al giorno a circa 50 dollari al barile.
Di fronte ad uno scenario economico sempre più precario, già il 12 marzo scorso, il direttore della Banca Centrale, Abdolnaser Hemmati, aveva riferito che l’Iran aveva chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) un prestito di 5 miliardi di dollari per contrastare con efficacia la diffusione del virus, oltre all’attuazione del «Rapid Financing Instrument», un meccanismo di finanziamento del FMI. Tuttavia, secondo Teheran, gli Stati Uniti hanno ostacolato l’invio dei prestiti richiesti. Dal canto suo, il ministro delle Finanze e dell’Economia iraniano, Farhad Dejpasand, ha confermato, il 7 aprile, che la pandemia di coronavirus influenzerà il 15% del PIL del Paese. (Media)