Un sofisticato attacco informatico avvenuto il 9 maggio scorso contro il porto iraniano di Shahid Rajaee è la rappresaglia per il fallito tentativo di attacco di Teheran alle infrastrutture idriche dello Stato ebraico della compagnia Mekorot lo scorso aprile. Lo ha dichiarato un funzionario di un paese occidentale all’emittente televisiva «Channel 12», sottolineando che Gerusalemme ha adottato la strategia «occhio per occhio» per rispondere alla guerra cibernetica iraniana. «Israele spera che (gli iraniani) si fermino qui. Hanno attaccato le componenti dell’infrastruttura idrica. Non hanno causato danni, ma hanno attraversato una linea e (Israele) ha dovuto rispondere», ha spiegato il funzionario. Lunedì sera, il quotidiano statunitense «Washington Post» ha riferito che Israele ha effettuato un attacco informatico a una struttura portuale iraniana il 9 maggio, causandone la completa chiusura. (Agenzie/TV/Media)