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Iraq : Al-Anbar, due attentatori suicidi dell’ISIS si sono fatti esplodere all’interno di una moschea

Due attentatori suicidi dell’ISIS si sono fatti esplodere all’interno di una moschea della provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale, lunedì 4 maggio. Nella stessa giornata, 3 leader dello Stato Islamico sono stati uccisi nel quadro di una nuova operazione lanciata dalle forze irachene. Secondo quanto riferito da un comandante delle forze irachene, Qassem al-Muhammadi, ad al-Jazeera, l’attentato si è verificato nel villaggio di al-Medham, a Ovest di Hadithah. I due assalitori sono stati dapprima assediati dalle forze tribali locali all’interno della moschea e poi si sono fatti esplodere, distruggendo completamente l’edificio ma senza causare vittime, né civili né tra i soldati iracheni.

La regione di Anbar, situata sulle rive dell’Eufrate, al confine con la Siria, rappresenta una delle maggiori province irachene, nonché un terreno fertile per i gruppi terroristici, a causa della propria conformazione geografica ed una morfologia caratterizzata da vaste aree desertiche. L’ISIS ha spesso utilizzato tale territorio per trasferire uomini attraverso il confine con la Siria, per poi compiere attentati all’interno dell’Iraq. Parallelamente, Anbar è stata altresì definita una roccaforte della minoranza sunnita irachena, le cui milizie, tra cui le Tribal Mobilization Forces, sono impegnate nella lotta contro il terrorismo.

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