Il coronavirus mette a rischio nel mondo 305 milioni di posti di lavoro a tempo pieno entro il secondo trimestre. La stima è dell’Organizzazione internazionale del lavoro, secondo cui l’espansione delle restrizioni ha peggiorato la precedente previsione, di 195 milioni di posti. Si teme inoltre che 1,6 miliardi d lavoratori impiegati in lavori occasionali e non regolamentati «potrebbero vedere distrutta la loro fonte di sostentamento». In conseguenza della pandemia, quasi un miliardo e 600mila lavoratori dei settori dell’economia informale hanno visto il loro salario ridotto in media del 60% in un mese e «senza fonti alternative di reddito – avverte l’Ilo – questi lavoratori e le loro famiglie non avranno mezzi per sopravvivere». La perdita delle ore di lavoro è stimata al 10,5% in rapporto al trimestre precedente la crisi: un dato che equivale a 305 milioni di lavoratori a tempo pieno. Le aree più colpite sono quelle delle Americhe (-12,4%) e dell’Europa e dell’Asia centrale (-11,8% totale). (ATS)