La Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha espresso «estrema preoccupazione» per il deterioramento della situazione umanitaria a Tripoli e nei suoi dintorni e a Tarhuna, città situata 65 chilometri a sud-est della capitale. La preoccupazione dell’UNSMIL segue «l’intensificarsi dei combattimenti nei giorni scorsi», ha affermato la missione delle Nazioni Unite in una nota stampa. «Almeno 28 civili sono rimasti feriti e cinque uccisi, tra cui donne e bambini, a causa del drammatico aumento di bombardamenti indiscriminati su aree popolate da civili. Questi attacchi hanno anche provocato nuovi sfollati e danni a proprietà e infrastrutture civili», ha aggiunto. L’UNSMIL è anche allarmata «dal deterioramento della situazione umanitaria a Tarhuna, a causa dell’escalation militare dentro e intorno alla città, con conseguente nuovo sfollamento di civili», prosegue la nota. «La terribile situazione umanitaria è ulteriormente aggravata dai continui tagli all’elettricità, in quella che è un’apparente punizione collettiva della popolazione della città, come ritorsione contro l’interruzione della fornitura di gas alla centrale di Khoms e Misurata. La missione invita tutte le parti interessate a porre immediatamente fine al taglio dell’elettricità e ripristinare immediatamente il flusso di gas», ha aggiunto la missione delle Nazioni Unite. (Media/Agenzie)