Una commovente «Amazing Grace» di John Newton, cantata a cappella a Milano, ancora più maestosa nella sua desolazione: è così che si è concluso il concerto pasquale di Andrea Bocelli «Music for Hope».
Il tenore, accompagnato dall’organista della cattedrale che ospita l’organo più grande d’Italia, Emanuele Vianelli, ha cantato per circa mezz’ora nella chiesa vuota e a porte chiuse, senza pubblico o applausi – come può essere aspettarsi da qualsiasi concerto – dopo misure restrittive per contenere l’infezione da coronavirus.
Bocelli ha aperto il breve concerto del repertorio sacro, che non prevede ancora un disco futuro, con l’inno eucaristico «Panis Angelicus», musica «Messa solenne» di César Franck, poi proseguita con Ave Maria, di Charles-François Gounod, Sancta Maria di Pietro Mascagni e Domine Deusdalla «Petite Messe Solennelle» di Rossini.