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Iraq : il capo dell’intelligence alla guida del governo

Dopo le dimissioni del premier designato, Adnan al-Zurufi, il presidente dell’Iraq, Barham Salih, giovedì 9 aprile, ha conferito l’incarico al capo dei servizi di intelligence, Mustafa al-Kazemi.

Quest’ultimo, pertanto, avrà il compito di formare un nuovo esecutivo per Baghdad, con il fine ultimo di portare il Paese fuori dallo stallo politico in cui versa dal 30 novembre 2019. Al-Zurufi, nel presentare le dimissioni, ha affermato che la propria decisione è stata causata dall’impossibilità di preservare l’unità dell’Iraq. Tuttavia, per al-Zurufi (la sua nomina risale alla mattina del 17 marzo), egli è riuscito a rivolgere un messaggio alla nazione e a rivelare la propria storia politica e professionale.

Adnan al-Zurufi è un ex- governatore della città, ritenuta santa per gli sciiti, di Najaf, che ha guidato fino al 2015 ed è stato altresì un ufficiale delle autorità statunitensi che, dopo l’invasione del 2003 e la caduta del regime di Saddam Hussein, hanno preso il controllo dell’Iraq. Nel suo primo discorso del 17 marzo, al-Zurufi si era impegnato a tenere elezioni anticipate, a portare in tribunale i responsabili dell’uccisione dei manifestanti dell’ultima ondata di proteste, a contrastare la corruzione, ad affrontare l’epidemia di coronavirus e ad elaborare una politica estera irachena equilibrata.

Mustafa Al-Kazemi, nato a Baghdad nel 1967, ha conseguito una laurea in giurisprudenza. Ha lasciato l’Iraq nel 1985 ed ha sostato in diversi Paesi europei durante la sua membership ai gruppi di opposizione al regime di Saddam Hussein, prima di assumere la direzione dei servizi di intelligence nel 2016, durante il mandato dell’ex primo ministro, Haider al-Abadi. È il premier più giovane dall’istituzione dello Stato iracheno. A detta di alcune fonti, dopo l’occupazione americana in Iraq nel 2003, al-Kazemi ha lavorato come caporedattore di una rivista settimanale di proprietà del presidente Salih e come scrittore per il sito statunitense «Monitor», concentrandosi perlopiù su tematiche legate alla pace sociale in Iraq. (Medias)

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