Cinque donne sono state uccise e altre cinque persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino, in un raid vicino a Tripoli. I colpi di mortaio hanno raggiunto le case ieri sera nelle città di Ain Zara e Bin Ghahsir, a sud della capitale libica, ha riferito Amin al-Hashemi, portavoce della sanità del governo con sede a Tripoli. Le milizie di Haftar hanno intensificato gli attacchi ieri causando danni ai quartieri di Abu Salim, Hadaba, Ain Zara, Ras Hassan e Bab Bin Ghashir, sostiene The Libya Observer.
E questa mattina l’Ambasciata d’Italia ha condannato con chiarezza l’attacco. In una nota pubblicata sul profilo Twitter la rappresentanza diplomatica viene «rinnovato» al generale Khalifa Haftar e alla sue forze «la richiesta di accogliere in maniera costruttiva l’appello per una cessazione delle ostilità». L’ambasciata, inoltre, «condanna con fermezza i continuati, inaccettabili bombardamenti che negli ultimi giorni hanno colpito i quartieri residenziali di Tripolicausando numerose vittime civili e da ultimo il centro storico della capitale». «Auspichiamo che una tregua umanitaria possa anche favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti sulla bozza di accordo per un cessate il fuoco definitivo nel quadro dei lavori della commissione militare congiunta 5+5», conclude la nota dell’ambasciata italiana.