Il Premier del governo di transizione sudanese Abdullah Hamdok è sopravvissuto a un attentato contro il suo convoglio a Khartoum. Secondo le prime notizie diffuse dalla tv locale, l’agguato è partito all’arrivo delle auto al ponte Kober, che collega la parte Nord della capitale con il centro città, dove il governo ha la sede. La dinamica dell’attentato non è chiara: si parla di un’autobomba esplosa all’arrivo del convoglio, ma testimoni citati dall’agenzia Reuters sostengono che l’attacco «è partito dall’alto». Il primo ministro, dice la tv locale, è stato trasferito in «località sicura».
Per ora non ci sono rivendicazioni dell’agguato, ma fra le ipotesi sembra probabile una responsabilità dei nostalgici di Al Bashir, i protagonisti del genocidio in Darfur oggi in buona parte inquadrati come paramilitari delle Forze di Supporto Rapido e autori della repressione delle manifestazioni nel 2019. Proprio la settimana scorsa l’Organizzazione non governativa Physicians for Human Rights aveva reso pubblico il bilancio dell’attacco con cui, il 3 giugno scorso, i paramilitari avevano disperso con la violenza i manifestanti accampati nel «sit-in» al di fuori del quartier generale militare. Secondo l’Ong americana, le vittime sarebbero state 241, con centinaia di feriti. (Media)